Com’è noto, il 27 febbraio scorso la Capitaneria di porto-Guardia costiera di Porto Empedocle, su ordine del procuratore capo Luigi Patronaggio, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di urgenza della Scala dei Turchi, in quanto vi è un concreto pericolo per i turisti e per i bagnanti, in considerazione dei numerosi crolli, che hanno interessato l’area negli ultimi mesi. Provvedimento convalidato dal Gip del Tribunale di Agrigento nei giorni successivi, e confermato di recente dal Riesame.
In considerazione dell’allentamento delle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19 a seguito dell’entrata nella “fase 2” dell’emergenza, sono stati intensificati i controlli da parte dei militari dipendenti della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Porto Empedocle, congiuntamente alle Guardie del Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana – Distaccamento di Agrigento, nelle giornate si sabato e domenica che hanno fatto registrare un’affluenza consistente di avventori lungo la spiaggia che conduce alla marna bianca.
Nonostante la presenza dei cartelli monitori indicanti il divieto di ingresso alla famosa scogliera, a tutt’oggi oggetto di sequestro, gli agenti hanno accertato la presenza sulla marna bianca di diversi soggetti, che sono stati denunciati in stato di libertà, in quanto si sono resi responsabili del reato di violazione dei sigilli.
In particolare, nove i soggetti fermati e denunciati a piede libero dalla pattuglia della Guardia costiera, ulteriori soggetti sono stati identificati dagli agenti del Corpo Forestale.
Addirittura quattro di tali soggetti, di cui due minorenni, sono stati sorpresi ad effettuare un servizio fotografico in dispregio ai divieti imposti a seguito dell’applicazione della misura cautelare, anche per ragioni di tutela della pubblica incolumità.
Il comandante Fusco auspica che venga data la massima diffusione affinchè gli avventori della Scala dei Turchi siano informati sui divieti attualmente esistenti su tale bene paesaggistico, la cui possibilità di ripristino della fruizione in condizioni di sicurezza è allo studio di un tavolo tecnico che coinvolge le diverse Amministrazioni interessate.