AGRIGENTO – È giunto stamattina il via libera (all’unanimità) dei sindaci dell’Ati di Agrigento alla risoluzione del contratto per inadempienza con la Girgenti Acque S.p.A., la società che dal 2009 gestisce gli impianti idrici in provincia. A votare sì sono stati i rappresentanti di 35 comuni su 43, compreso il capoluogo Agrigento. A rappresentare l’Assemblea territoriale idrica in tribunale sarà l’avvocato Giuseppe Mazzarella di Palermo, a cui i sindaci si erano già rivolti per un parere circa la percorribilità legale di questa causa. «Abbiamo approvato un atto di grande responsabilità», ha detto il presidente dell’Ati Enzo Lotà, sindaco di Menfi. «Un provvedimento – ha aggiunto – che conferma l’orientamento delle nostre popolazioni in favore dell’acqua pubblica».
A smuovere un po’ le acque erano stati infatti in questi giorni i comunicati stampa di numerose associazioni per l’acqua pubblica e anche di alcuni singoli amministratori, che sembrava credessero davvero molto poco alla possibilità che oggi l’ex Ato Idrico possa decidere di dare il via al processo che potrebbe portare a chiudere dopo 10 anni i ponti con la Girgenti Acque.
«Adesso – ha spiegato Lotà – verrà dato incarico all’avvocato Mazzarella di predisporre gli atti per inviare alla Girgenti Acque la segnalazione delle inadempienze registrate. Il gestore avrà ovviamente del tempo per rispondere ed eventualmente contestare le osservazioni avanzate. Dopo si potrà praticamente disporre l’atto di rescissione, anche se vi potrebbero essere delle cause conclamate che potranno portare automaticamente alla rescissione».