Agrigento
Coronavirus, sindaci agrigentini preoccupati per i mancati tamponi a chi si trova in quarantena
In una lettera inviata al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore della Salute della Regione, al Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana nonché al Direttore Generale ff dell’ASP di Agrigento e per conoscenza al Prefetto della Provincia di Agrigento, 30 sindaci della provincia agrigentina, compresi quelli dei comuni più abitati, Sciacca, Ribera e Palma di Montechiaro, Favara e Canicattì, hanno chiesto delucidazioni per i tamponi ai soggetti entrati in Sicilia a far data dal 14 marzo.
“Con Ordinanza contingibile ed urgente del Presidente della Regione Siciliana n.7 del 20/03/2020 è stato disposto, per chiunque sia entrato in Sicilia dalla data del 14 marzo 2020 , l’obbligo di permanere in isolamento obbligatorio presso la propria residenza o domicilio – si legge nella missiva – , adottando una condotta improntata al distanziamento dai propri congiunti e/o coabitanti, curando di areare più volte al giorno i locali dell’abitazione. Per tali soggetti in isolamento, l’ordinanza ha disposto “che siano sottoposti a tampone rinofaringeo a ridosso della conclusione del termine di quarantena. A ridosso della prima data di conclusione del termine di quarantena (28 marzo 2020) non risulta che alcuno di tali soggetti sia stato sottoposto al tampone. Da parte di detti soggetti pervengono richieste di chiarimento, in merito alla loro posizione e al comportamento da assumere alla scadenza della quarantena, in assenza della sottoposizione al tampone. Nel condividere ed osservare le disposizioni dell’ordinanza, (anzi a nostro avviso devono essere sottoposti a tampone anche coloro che sono entrati in Sicilia antecedentemente al 14 marzo) i sottoscritti Sindaci ritengono necessario che il previsto tampone venga effettuato, per l’obbiettivo primario di preservare la popolazione da eventuale contagio, ma ad oggi non si hanno notizie in merito. Anzi non risulta che le Asp siano provviste di detti tamponi, e che non è stato disposto ad oggi il coinvolgimento di laboratori accreditati che dispongano di attrezzature adeguate, alta professionalità. Nella nostra provincia occorrerebbero 300 tamponi giornalieri, ma sembra che non ne siano stati effettuati nulla. Proprio per questo motivo siamo molto preoccupati e attendiamo delle risposte chiare”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA