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Coronavirus, più aiuti ai comuni prima che sia troppo tardi

Di Gaetano Ravanà |

“La situazione in cui si ritrova la provincia di Agrigento per le conseguenze del lockdow, im- posto a seguito delle misure di contenimento del Covid-19, risulta estremamente grave, in  quanto si è in presenza di un tessuto socio-economico di per sé molto fragile, con un alto  tasso di disoccupazione e con una vistosa marginalità infrastrutturale, che ha già iniziato a far venire fuori le situazioni di grave emergenza”.  

Lo sistengono i rappresentanti del Cartello Sociale di Agrigento che racchiude la Pastorale e Cgil, Cisl e Uil. 

“A nostro modesto parere, le prime misure adottate dal Governo centrale, con il decreto Cura Italia e quello Liquidità – si legge ancora in un documento – vanno integrate da ulteriori interventi che, in via complementare con le misure del governo regionale, possano sostenere le nostre famiglie investendo nel valore sociale che queste continuano a mettere in campo anche in questo difficile frangente. Tuttavia, la particolare contingenza impone che il Governo intervenga in maniera più sostanziosa nel dare un aiuto ai Comuni perché questi possano intervenire  a sostegno delle imprese e delle famiglie della provincia per arginare un ulteriore impoverimento delle stesse. Solo così, come invocato da tutte le organizzazioni di categoria, si potrà chiedere ai Comuni che si possa procedere ad una sospensione del pagamento dei tributi locali e delle principali utenze, le cui scadenze creano non poca tensione in una popolazione fortemente provata da un’ emergenza sanitaria che per fortuna non si è presentata con caratteristiche drammatiche nel nostro territorio. Ribadiamo però la necessità che i Comuni abbiano altre risorse per poter sospendere le tasse locali, altrimenti a breve  assisteremo a una generale situazione di default di tutti i comuni dell’agrigentino. Tuttavia ci troviamo in presenza di un’emergenza economica che invece delinea un quadro decisamente preoccupante anche per la tenuta degli equilibri sociali e per i rischi concreti che la mafia  possa organizzarsi per trarre profitti da tale situazione.  Le diverse dinamiche che si incrociano in un tale scenario necessitano di un’autorevole regia e di un punto di riferimento credibile come quello che sempre è stato assicurato dalla prefettura di Agrigento.  Pertanto chiediamo di potere prendere parte ad un incontro in videoconferenza per fare il punto  della situazione e per stimolare gli Enti Locali a fare la loro parte affinché si possa superare senza  traumi l’attuale momento e capire come ci si possa avviare verso la fase della ripartenza”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA