Agrigento
Coronavirus, parla il primario di Cardiologia dell’ospedale di Agrigento
In un primo momento, l’anziana di Favara, positiva al Codiv 19 non ha riferito ai sanitari dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di essere stata a contatto con un parente tornato da Milano. Lo ha riferito il primario, Giuseppe Caramanno, che ha rilasciato una intervista a siciliaonpress.
“La signora dopo una visita privata con il suo cardiologo di fiducia che le riscontra un disturbo del ritmo cardiaco, viene indirizzata da quest’ultimo al reparto di Cardiologia per ulteriori accertamenti – dice Caramanno – e probabile impianto di pacemaker. Pertanto, non transita dal pronto soccorso e sale direttamente in reparto. Il medico di guardia raccoglie la storia clinica, e le rivolge la domanda se avesse avuto contatti con persone tornate dal nord Italia, alla quale la signora risponde negativamente. Viene effettuata una radiografia da cui si iniziano a vedere segni diuna broncopolmonite, segue una TAC suggestiva di un forte sospetto di coronavirus. A ciò fa seguito il tampone, risultato positivo dopo 24 ore. Mentre se ne attendeva l’esito la signora e i familiari hanno ammesso al personale di reparto di essere stati a contatto con un nipote proveniente da Milano”.
Comunque in appena 12 ore il reparto é stato santificato. Il personale medico e infermieristico è stato sottoposto a tampone, di cui si attende l’esito, i ricoveri programmati sono stati momentaneamente sospesi come da decreto regionale, mentre viene garantita l’assistenza sanitaria per le urgenze. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA