Agrigento
Coronavirus, le proposte per la ripartenza della Sicilia di Conflavoro Pmi
Conflavoro Pmi con il presidente regionale e vice presidente nazionale Giuseppe Pullara ha chiesto alla Regione un tavolo di confronto concreto e lancia diverse proposte: dagli iter burocratici semplificati per le imprese allo svincolo delle somme dei PO Fers ed il sostegno al turismo. “Ristoratori e albergatori rischiano il default – evidenzia Pullara -. Si agisca presto con interventi mirati e forti promuovendo anche i soggiorni in una Sicilia sicura”.
Tra le proposte c’è quella di modificare la tempistica della normativa dell’istituto del silenzio assenso per dare certezza all’imprenditore che vuole investire in Sicilia. Si chiede di sollecitare poi gli uffici regionali delle Attività Produttive e dell’Economia, al fine di svincolare le somme dei PO Fers che le imprese hanno richiesto da mesi, con lavori eseguiti, in modo da potere pagare i propri fornitori e a cascata i lavoratori. “Sappiamo che sono fermi per riaccertamento capitoli – spiega Pullara – ma troviamo una semplificazione al fine di dare respiro alle aziende”. Inoltre si chiede di mettere realmente in campo le misure di “impresa in un giorno” ma con una formula diversa che consenta di dare comunicazione all’ente preposto, solitamente i SUAP, e poi poter consegnare la documentazione necessaria entro 6 mesi”.
Quanto alle riaperture Pullara evidenzia: “Serve il buon senso perchè una scelta errata vanificherebbe i sacrifici fatti finora. Ciò che sta accadendo in altri Stati fa capire che non possiamo sbagliare i criteri da adottare. La Regione faccia la sua parte e da Roma arrivino sostegni concreti per esempio con finanziamenti a fondo perduto piuttosto che con prestiti per indebitarsi ulteriormente”. Dal presidente dei giovani Conflavoro Sicilia, Antonio Sguali, arriva poi un appello alle nuove generazioni perchè “mantengano atteggiamenti di piena responsabilità per tutelare se stessi e i propri cari”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA