Coronavirus, estetiste licatesi scrivono al sindaco Galanti

Di Gaetano Ravanà / 03 Maggio 2020

Le titolari di centri estetici di Licata scrivono al sindaco Pino Galanti per rappresentargli la grave situazione che stanno vivendo da quando il Covid 19 le ha costrette alla chiusura, e lo invitano a sollecitare il presidente della Regione, Nello Musumeci, a consentire la riapertura dei loro studi.

A scrivere al primo cittadino, a nome di tutte le estetiste di Licata, è Viviana Malfitano, socia titolare del centro estetico “Punto Rosa”.

“Questa missiva – scrive Malfitano rivolgendosi al sindaco trova la sua ragion d’essere nella richiesta accorata che lei intervenga in maniera persuasiva con il nostro Presidente della Regione Sicilia, Musumeci, in ordine ad una sollecita ed alacre riapertura dei nostri centri prima della data, che sarebbe stata fissata per l’1 giugno prossimo. Non posso nascondere quanto il nuovo DPCM susciti in me e, posso a gran voce riferire, in tutti gli operanti nel settore, sbigottimento, profondo malumore, dispiacere e collera”.

“Il Governo ci chiede – aggiunge Viviana Malfitano – di attendere oltremodo un tempo che va oltre i due mesi e di questo passo ne dovremo aspettare in totale tre, prima di poter riaprire le porte delle nostre attività. Sarebbe opportuno portare all’attenzione del dottor Musumeci che, mentre le nostre attività continuano a permanere in stato di chiusura, noi si continua a sostenere il fardello di mutui, affitti, forniture, dipendenti sospesi temporaneamente, e che il sostegno pecuniario di 600 euro è ben poca cosa rispetto ai reali costi che stiamo affrontando da un po’. Il nostro è bisogno di immediata liquidità, della possibilità di accedere alle linee di finanziamento facilmente e agevolmente e soprattutto a fondo perduto, senza vincoli di sorta a livello finanziario”.

“Noi siamo pronti a ripartire, perché – conclude l’estetista licatese – abbiamo sfruttato questo stand-by per sanificare i nostri locali e l’intera area che circonda noi e il cliente durante l’esecuzione del servizio, anche con l’istallazione di pareti in plexiglass; abbiamo acquistato attrezzatura e materiale medicale per la disinfezione e tutti i DPI adeguati (guanti, mascherine, visiere ecc..), per l’utilizzo, ove consentito, di materiale monouso”. Cose, peraltro, che, già in condizioni di normalità, eravamo soliti rispettare in maniera rigorosa. Se necessita una rivisitazione delle norme generali, siamo pronti anche a questo, pur di riappropriarci della nostra quotidianità lavorativa”.

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