I contagi per il COVID-19 hanno fatto si che tutte le attività turistiche, ed il loro indotto, ad oggi siano chiuse, con gravissimi danni, per molti irrecuperabili, che porteranno alla cessazione di molte aziende.
Molti si stanno interrogando sul futuro dell’imminente stagione estiva. La domanda è: riusciremo questa estate ad andare al mare?
Per la nostra Regione, la stagione estiva rappresenta un punto fondamentale per l’economia generale. Ristoranti, gelaterie, hotel, BeB, chioschi e tante altre attività dell’indotto, creano posti di lavoro determinanti per molte famiglie siciliane.
Ricordiamoci che la nostra Regione ha circa 1600 km di costa e, 180 solo nella provincia agrigentina.
A tutte queste problematiche ha cercato di dare una risposta, il titolare di uno stabilimento balbeare agrigentino che ha fatto realizzare un App che potrebbe risolvere molti problemi.
“Il progetto che stiamo proponendo e portando avanti – dice Cinquemani – è finalizzato, anche e soprattutto, al contenimento di eventuali contagi dal e per il COVID-19. Il distanziamento sociale, il rischio di alimentare nuovamente i contagi, oggi in grande calo, ci portano a valutare la vacanza al mare con più attenzione. In una organizzazione di ripresa dell’indotto mare è giusto valutare oltre alle strutture balneari in concessione, anche le spiagge libere e le relative condizioni di sicurezza. Non sappiamo al momento le misure che verranno adottate dal governo, ma sicuramente servono protocolli precisi per immaginare di avviare una stagione. Da questo punto di vista la App riteniamo possa rivelarsi una valida proposta di valore a sostegno del comparto, affiancando e non sostituendo l’App nazionale denominata IMMUNI, pianificando le eventuali prenotazioni con la possibilità di avere una attestazione dello spostamento che viene effettuato ed in tempo reale il flusso di utenti. Tutto ciò premesso, consapevoli delle grosse difficoltà che comporta la ripresa delle attività balneari, possibili soluzioni da adottare, che possano garantire sia la salute nostra e dei cittadini che la ripresa delle attività dei concessionari degli stabilimenti balneari”.
Nel dettaglio gli stabilimenti non potranno più organizzare gli ombrelloni così come gli anni precedenti. Pertanto, si potrebbero realizzare dei settori di arenile (misura che può variare in base a nuove norme nazionali o indicazioni da parte dell’ ASP competente per territorio) delimitati da paletti e corde, dotati di ombrellone, lettini ed un punto di appoggio.