“Con l’approssimarsi del periodo pasquale è molto verosimile che qualche irresponsabile possa organizzare pranzi festivi allargati a familiari e parenti che attualmente non risiedono nelle stesse mura domestiche o peggio ancora dedicarsi al barbecue in campagna (per Pasquetta) dove le
adunanze possono esssere piu’ difficili da controllare e bloccare”.
Comincia così la lettera inviata dal dermatologo agrigentino, Carmelo Sgarito al prefetto di Agrigento Caputo.
“In terra di Sicilia, la Pasquetta, soprattutto – continua Sgarito – rappresenta la prima vera e propria scampagnata di primavera, una giornata destinata sempre alla socialità fra amici e parenti.
Ed il problema non sono soltanto le campagne ma anche le località balneari dove molti giovani potrebbero confluire.Meno di un mese fa abbiamo assistito a scene assurde, come quelle relative all’invasione di San Leone da parte di giovani incoscienti, alcuni dei quali rientrati appena qualche ora prima dalle regioni del Nord ed in particolare dalla Lombardia. Ora, per fortuna i bar e tutte le attività ristorative sono ferme, ma qualcuno potrebbe pensar “bene” di andare a bere qualche birra o drink vari, lungomare o sulle spiagge.La vigilanza, pertanto, dovrà essere da codice rosso, soprattutto in ossequio a quanti in maniera disciplinata continuano a rispettare le restrizioni ed a quanti negli ospedali lavorano con tenacia e coraggio per la comunità tutta. Sono certo che l’attenzione da parte delle forze di polizia, di concerto con carabinieri e polizia municipale, sara’ancor più forte e determinata ( fino ad oggi e’ stata ottima), proprio perché sono più vaste le aree da presidiare! Credo che laddove ci fosse bisogno di un potenziamento dei controlli”.
Sgarito si dice convinto che il prefetto sarà di certo pronto a chiedere al Ministero di competenza un rafforzamento delle unita’ da mettere in campo.
“Peraltro in Sicilia – si conclude la missiva – non abbiamo visto ancora un solo militare in giro, se non nelle zone rosse, in particolare a Troina. Pertanto anche il Ministro della Difesa potrebbe dare un segnale in tal senso ed a mio avviso andrebbe sollecitato. Sono, ripeto, giorni particolari, e nessuno vuole assistere ad un aumento dei contagi in queste giornate dense di significato religioso”.