Salta la Sagra del Mandorlo in fiore di Agrigento, prevista dal 28 febbraio all’otto marzo. La paura del Coronavirus ha avuto, alla fine la meglio.
La decisione, è stata presa, insieme ad altre di carattere generale riguardanti l’aspetto puramente sanitario legato al coronavirus. Sono stati adottati alcuni protocolli tesi a salvaguardare la salute di tutti. Ad esempio, chi avverte malori piuttosto che andare direttamente al Pronto soccorso dovrà chiamare il 118 e utilizzare ambulanza adeguatamente attrezzata.
“L’evoluzione sfavorevole che sta avendo la situazione sanitaria nel nostro Paese – ha detto al termine del vertice il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto – con già due vittime in poche ore, impone un maggiore senso di responsabilità a tutela della salute pubblica anche ad Agrigento. L’Italia è ora tra le nazioni a rischio di epidemia da coronavirus (CoVid-19). L’ospedale è già in allerta. È necessario individuare e cominciare ad attrezzare da subito le strutture in grado di reagire prontamente e adeguatamente ad ogni eventuale esigenza di prevenzione e sicurezza a tutela della salute dei cittadini. Responsabilmente, valutate tutte le possibili conseguenze, sono sospese (salvo contrordine) tutte le grandi manifestazioni che attirano e aggregano gente da ogni parte della Sicilia, dell’Italia e dal mondo, come il Mandorlo in Fiore e tutte le iniziative del genere comprese nel programma delle celebrazioni dei 2600 Anni di Storia di Agrigento. È una decisione che ci costa moltissimo, dettata dal buonsenso e determinata dalla necessità di dover far fronte a qualcosa di imponderabile in questo momento. Nessuno al momento è in grado di sapere come e in quanto tempo sarà possibile contenere il contagio. La salute delle persone va salvaguardata sopra ogni altro interesse. Siamo consapevoli delle conseguenze disastrose sull’economia. Ma prima la vita delle persone. In questo momento di tensione e preoccupazione, che già tanti Comuni italiani stanno vivendo, chiediamo di contenere attività di sciacallaggio per meri fini politici o personali. Facciamo appello alla serietà di tutti. Non allarmismo, ma serietà nell’affrontare l’emergenza sanitaria”.