Confiscata al boss la villa (abusiva) con piscina e vista mare a Palma di Montechiaro
Il provvedimento del Tribunale. Sigilli a beni per mezzo milione
Il Tribunale di Palermo ha confiscato su proposta del questore di Agrigento, una villa con piscina, conti correnti e un'auto per un valore di circa mezzo milione a Nicola Ribisi, 44 anni, palmese, ritenuto esponente dei clan di Palma di Montechiaro.
Era stato nel 2009 il Tribunale di Palermo a sequestrare i beni dopo l'arresto di Nicola Ribisi eseguito dalla Squadra Mobile di Agrigento. Il processo che ne è scaturito ha portato alla condanna di Ribisi a 5 anni e 4 mesi per associazione mafiosa, per essere stato incaricato dai vertici di Cosa Nostra di riorganizzare la “famiglia” di Palma di Montechiaro. Un profilo criminale che è anche emerso in altre recenti indagini che hanno condotto alla sbarra numerosi mafiosi appartenenti a Cosa Nostra agrigentina.
Acclarata la pericolosità di Nicola Ribisi l’indagine sui flussi economici ha riguardato il suo nucleo familiare e quello della madre, prendendo in esame un periodo di circa 15 anni, dal 2005 al 2020. Gli accertamenti hanno evidenziato una sproporzione tra i redditi dichiarati e le spese accertate, in particolare quelle per edificare abusivamente, su un terreno agricolo in contrada Piano Daino di Palma di Montechiaro, una lussuosa villa vista mare a due elevazioni, per complessivi 252 metri quadrati, accessoriata con patio e piscina, utilizzata come abitazione estiva.