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Comune sciolto per mafia, ex sindaco di Camastra può ricandidarsi

Di Redazione |

Camastra (Agrigento) – La Corte d’appello di Palermo, respingendo il ricorso proposto dal ministero dell’Interno, ha confermato il decreto emesso in primo grado dal tribunale di Agrigento che aveva disposto la possibilità per l’ex sindaco di Camastra (Agrigento) Angelo Cascià e l’ex vice sindaco Vincenzo Urso di candidarsi alle prossime amministrative.

I due erano in carica al Comune di Camastra quando, dopo l’operazione antimafia Vultur, che ha permesso d’arrestare esponenti della cosca mafiosa locale, il consiglio comunale venne sciolto per infiltrazioni mafiose. Il ministero dell’Interno, allora, propose, con un separato provvedimento dinanzi al tribunale civile di Agrigento, la sanzione della incandidabilità nei confronti di Cascià e di Urso che, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Massimiliano Valenza e Mario La Loggia, si sono costituiti in giudizio, contestando l’intero impianto della misura. Il tribunale di Agrigento, dopo una lunga attività istruttoria, il 24 aprile del 2019, ha respinto la proposta formulata dal ministero che però ha fatto ricorso.

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