“Dopo il prevedibile intervento del Ministero della Famiglia per il recupero delle somme impropriamente spese dal Comune di Agrigento per l'acquisto di suv, nei giorni scorsi è arrivata la stangata dalla Corte dei Conti, che ha chiesto ai funzionari comunali, che si sono occupati degli aspetti burocratici della vicenda, la restituzione di 60 mila euro a testa. Le perplessità sollevate dalla Codacons e da noi condivise in Commissione Parlamentare erano fondate. La verità col suo peso ha un passo lento ma arriva sempre".
Lo afferma in una nota l'Onorevole di “Prima L'Italia” Presidente della Commissione speciale di verifica e monitoraggio delle leggi Carmelo Pullara.
“Dopo l'annuncio da parte del Ministero della Famiglia della revoca del provvedimento di finanziamento destinato ai centri per famiglie e usato appunto per comprare alcune auto e dei pc, – scrive Pullara – adesso a Palazzo dei Giganti arrivano le prime procedure di richiesta formale degli importi versati. La Corte dei conti ha chiesto ai dipendenti comunali che si sono occupati degli aspetti burocratici di questa vicenda la restituzione di circa 60mila euro a testa. Prima era stato Il Ministero della Famiglia ad avviare le procedure per il recupero delle somme impropriamente spese dal Comune di Agrigento per l’acquisto di suv e pc con l’utilizzo di fondi destinati a famiglie, servizi educativi e centri estivi. Tutto ciò a dimostrazione che Le perplessità sollevate dalla Codacons e da noi condivise in Commissione Parlamentare erano fondate. In qualità di presidente della commissione speciale di indagine e monitoraggio delle leggi,- sottolinea Pullara – dopo aver accolto l’accorata protesta della Codacons, il 27 gennaio scorso fui io stesso a convocare in commissione il vicepresidente della Codacons e l’assessorato competente del comune di Agrigento facendo rilevare i notevoli dubbi e perplessità sull’utilizzo delle somme. In quella sede avevamo chiesto all’assessorato regionale per la famiglia di approfondire. Di fronte a quanto accaduto e acclarato dalle procedure investigative e di controllo sei del ministero che della Corte dei Conti attendiamo, come da lui stesso dichiarato, che il sindaco sia consequenziale negli atti e nei fatti. Oggi ci troviamo – conclude Pullara – di fronte ad una brutta pagina di questa amministrazione che da quanto ha iniziato a governare la città ha inanellato azioni e provvedimenti che hanno mostrato tutta la inadeguatezza e incapacità di Miccicchè e della sua giunta. Resto comunque stupito dall’assordante silenzio su queste ed altre vicende delle forze politiche che sostengono questa amministrazione comunale".