Dal paesaggio della Scala dei Turchi di Realmonte al bellissimo ritratto di Monica Bellucci.
Dal pennello dell’artista aragonese Carmelo Terrasi escono dei capolavori apprezzati dalla critica e dai tanti ammiratori che, regolarmente, affollano le sue numerose mostre (l’ultima, in ordine di tempo, in occasione della festa di San Vincenzo Ferreri ad Aragona).
Carmelo Terrasi, infatti, è un artista generoso. La sua pittura, ispirata alla natura, al paesaggio, con piacevoli incursioni nella ritrattistica, si concede, senza se e senza ma, al mondo circostante. Il suo pennello è un obiettivo che cattura l’istante e lo immortala.
La sua pittura danza sulle colorate onde delle emozioni. Terrasi gioca con la luce, dando , appunto, forma ai colori che accosta con sapienza.
Punto di forza del suo talento artistico rimane, a mio giudizio, la pittura paesaggistica.
Le sue tele sono spaccati di storia urbana, un omaggio del Terrasi al territorio ed ai suoi abitanti.
Aragona, il paese antico che sorge sul colle Belvedere è, infatti, ritratto in lungo ed in largo: i bastioni della Chiesa Madre, il quartiere, cosiddetto, della Grazia, le chiese rupestri e quelle del centro storico, l’antico assetto urbanistico e commerciale della centralissima Via Roma, cuore pulsante di Aragona negli anni ’70 e ‘80 del Novecento. Pennellate precise che sottolineano le crepe dei muri, le balconate, le insegne dei negozi, le vecchie strade ammantate con ciottoli e pietra di Catania.
Il presente delle suo tele ci riporta al passato per essere, infine, consegnato alle generazioni future.
Una carriera artistica, possiamo affermare, illuminata ed illuminante, quella di Carmelo Terrasi, attestata dai numerosi premi e riconoscimenti in bella mostra nel suo affascinante atelier a ridosso della “strada ferrata”, nella zona nuova di Aragona. Tra i tanti premi il prestigioso “Premio Picasso, il “Lago di Lugano, il premio “Joppolo un bene da tutelare”.
L’artista mi racconta di aver cominciato a dipingere fin dai primi anni della scuola elementare. Il suo talento artistico e la sua vocazione per la pittura e la scultura non sono passati inosservati dagli insegnanti che segnalarono questa predisposizione alla famiglia: “ Ma la vera pittura – racconta Terrasi – l’ ho manifestata intorno agli anni ‘70. Una passione per l’arte – sottolinea con nostalgia – eredita da mia madre, Carmela Di Giacomo, che era una bravissima ricamatrice”.
Carmelo è anche un valente sculture che con abilità riesce a modellare la ceramica.