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Canicattì, sborsa 14 mila euro per due auto: truffato rivenditore di auto

L'uomo dopo essersi reso conto di essere stato raggirato si è rivolto alla Polizia postale che ha individuato la truffatrice: una donna ungherese residente in provincia di Treviso

Di Gaetano Ravanà |

Gli è arrivato su WhatsApp un messaggio pubblicitario di un’azienda per la vendita di una Nissan Qashaqui per 10 mila euro, e una Fiat Panda per 4 mila. Un rivenditore di auto usate, un trentenne di Canicattì, ha fiutato l’affare e s’è messo subito in contatto con il presunto venditore, e con lui ha concordato il bonifico di 14 mila euro. Le auto non soltanto non sono mai arrivate a destinazione, ma il giovane canicattinese ha scoperto che quel venditore non era dipendente della società. Inutili i tentativi di contattarlo.

Soltanto dopo alcune verifiche ha capito di essere stato truffato. Quindi ha formalizzato la denuncia ai poliziotti del Commissariato cittadino. Gli agenti, dopo alcune indagini, sono risaliti all’intestataria del conto corrente: una quarantenne ungherese, residente in provincia di Treviso. La donna è stata denunciata, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Deve rispondere dell’ipotesi di reato di truffa.

I poliziotti, inoltre, hanno scoperto che l’utenza telefonica utilizzata dal pseudo venditore per intrattenere i rapporti commerciali con il trentenne canicattinese, era intestata ad un uomo di nazionalità Pakistana residente a Milano, risultato irreperibile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA