Ha comprato piastrelle, arredi per il bagno e altro materiale, per circa 3.000 euro. Il giorno successivo è tornato, e dopo avere ritirato la merce, ha pagato l’intero importo con un assegno, e per perorare la sua solvibilità, al negoziante di Canicattì, ha raccontato di essere proprietario di una sala giochi a Licata.
Il commerciante, una volta raggiunto l’Ufficio Postale per riscuotere il denaro, ha fatto l’amara scoperta: quell’assegno posto all’incasso è risultato scoperto. La vittima, un cinquantaquattrenne, proprietario di un esercizio commerciale, resosi conto del raggiro, non ha esitato a sporgere denuncia al Commissariato cittadino.
I poliziotti, al termine di alcune indagini, hanno rintracciato il cliente “furbetto”. Si tratta di un trentasettenne, anche lui canicattinese, adesso indagato per truffa.