“Se soltanto 10 istituti scolastici decidessero di dire basta alla plastica usa e getta, verrebbero risparmiate all’ambiente circa 1 milione di bottigliette in un solo anno”. E’ la denuncia-appello dell’associazione nazionale “Marevivo” e della Fondazione “Sorella Natura” che per la Sicilia chiedono agli istituti di mettere subito in pratica il buon proposito, per l’anno scolastico in corso, nell’aderire all’appello “Basta plastica monouso negli istituti scolastici, “#StopSingleUsePlastic”, per eliminare la plastica monouso che è presente quotidianamente in classe, bottigliette per l’acqua e bicchieri per le bevande calde dei distributori automatici.
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L’associazione siciliana, che è presieduta dall’agrigentino Fabio Galluzzo, stima che in una classe gli alunni consumino ogni giorno una bottiglietta d’acqua e in un intero anno scolastico circa 4000 unità. Così un istituto, con una media di circa 25 classi, in un anno scolastico ne utilizzerà 100.000. Se 10 istituti decidessero di dire basta alla plastica usa e getta, verrebbero risparmiate all’ambiente circa 1 milione di bottigliette in un solo anno. Un mare di plastica che spesso inquina il territorio e una campagna di sensibilizzare per individuare gli opportuni rimedi.
«Siamo felici che questa campagna sia partita proprio dalla Sicilia- spiega Fabio Galluzzo, responsabile della delegazione siciliana e vice presidente di Marevivo – il dirigente scolastico Nellina Librici dell’Istituto Comprensivo “Quasimodo” di Agrigento e il dirigente scolastico Brigida Lombardi dell’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara hanno già aderito. Lo scopo del progetto è promuovere l’uso della borraccia in modo che i ragazzi non portino più bottigliette di plastica in istituto. Chiediamo che questa indicazione venga inserita nella circolare che verrà emessa dalla scuola. Sarà l’iniziativa che consentirà alla stessa scuola di ottenere la targa “Scuola plastic free”».
Nell’isola di Lipari, ad esempio, l’istituto comprensivo “Santa Lucia” ha aderito all’iniziativa con l’installazione di una macchina compattatrice per riciclare bottiglie in plastica. A livello nazionale diverse adesioni di istituzioni scolastiche sono già arrivate da Verona, Napoli e Sorrento.
La delegazione regionale Sicilia di “Marevivo” ha organizzato ed ideato il concorso “Marine Litter Art” che, giunto alla seconda edizione, si è svolto nel settembre scorso ad Eraclea Minoa, in provincia di Agrigento, presso l’oasi naturale dell’associazione che sorge nel tratto di costa agrigentina compresa tra la foce del fiume Platani e la spiaggia di Bovo Marina. Protagonista la “trash art” con tanti artisti provenienti da tutta Italia cioè l’arte di realizzare opere con i rifiuti rinvenuti dagli stessi artisti concorrenti nel corso di una operazione di pulizia e bonifica del litorale agrigentino che si affaccia sul Canale di Sicilia.
«Dopo aver lanciato la petizione su Change.org, e l’appello ai palazzi della politica, agli enti e alle università ed aver ottenuto l’adesione del Ministero dell’Ambiente, – ci dice da Roma Rosalba Giugni, presidente di “Marevivo” – ora ci rivolgiamo anche alle scuole. In attesa dell’approvazione della legge “Salvamare” e della direttiva europea sulla plastica monouso, chiediamo agli istituti scolastici di anticipare i tempi e di introdurre il divieto dell’impiego di prodotti usa e getta nelle classi, nei servizi e negli uffici della struttura. Le scuole svolgono una funzione importante nella formazione ed educazione dei ragazzi e possono avere un ruolo cruciale nel sensibilizzare le nuove generazioni sul problema dell’inquinamento da plastiche».