La Fortitudo Agrigento mette sul parquet del PalaMangano, grinta, cuore e astuzia portando a casa una vittoria importantissima. Agrigento, priva del suo capitano Marco Evangelisti, ed anche di Tommaso Guariglia, è riuscita a battere Scafati. E’ servito un tempo supplementare che, questa volta, ha sorriso ai biancazzurri. Agrigento ha avuto pazienza, ha trovato le giocate giuste ed alla fine è riuscita a vincere con il punteggio di 79 a 84. In partita, coach Ciani deve fare a meno di Evangelisti, al suo posto il coach si gioca la carta chiamata Edoardo Fontana.
La prima tripla è ad opera di Amir Bell, subito la risposta di Ammannato:3-3. E’ ancora il play americano a tirare una “bomba”, seconda tripla in poco meno di due minuti. Torna a canestro Ammannato, ed è ancora un tiro da tre punti. Agrigento reagisce con Ambrosin e Zilli. E’ Ammannato l’uomo in più di Scafati, tripla del capitano. Fontana a subire fallo, dalla lunetta fa due su due: 15-18. Scafati va in momentaneo vantaggio, ma la Fortitudo si affida al giro palla e trova ancora il canestro:20-20. Dalle mani di Goodwin. Il primo periodo di gioco si chiude con il punteggio di 22 a 22.
Inizia il secondo quarto, è Scafati che si serve di una tripla di Romeo. La Fortitudo Agrigento trova la soluzione per il vantaggio, è Fontana a segnare il momentaneo +2.
Cannon si “veste” da play maker, assist per Sousa e canestro. Agrigento si affida al gioco di squadra, Pepe lancia Sousa che prima sbaglia e poi ci pensa Cannon. Sono i biancazzurri a fare meglio, mettendo in fila il momentaneo massimo vantaggio +9. Scafati prova a ricominciare e lo fa con i canestri di Thomas. Agrigento trova un’abile giocata con Ambrosin: 32-39, bel canestro di “Lollo”.
Nel terzo periodo di gioco, a partire col giusto piglio sono i padroni di casa, con Thomas che mette dentro la tripla del momentaneo 41-41. Nel migliore periodo di Scafati, esce fuori Agrigento e lo fa con Fontana, tripla e vantaggio. I padroni di casa si affidano a Thomas, ma è Bell a servire splendidamente Cannon, canestro: +3. Ammannato supera la difesa biancazzurra mettendo dentro il suo personale 16esimo punto in partita: 45-46. Agrigento torna a più quattro, grazie ad una giusta combinazione: tripla di Sousa. Scafati ritrova il momentaneo pareggio, con Ammannato e Thomas. E’ Ambrosin a servire Pepe che manda a vuoto Ammannato e trova il canestro. Agrigento conquista il terzo periodo di gioco.
Nell’ultimo quarto è lotta vera, Ammannato trova ancora una tripla, Pepe gli risponde e Thomas fa il resto. La Fortitudo Agrigento prova a reagire, ma i padroni di casa trovano il momentaneo pareggio: 65-65. Reagisce la Fortitudo Agrigento e lo fa con le triple determinanti, di Pepe e Bell: 65-71 per i biancazzurri. Cannon commette fallo su Contento, per lui è uno su due. A tenere attaccata Scafati alla Fortitudo Agrigento è Ammannato, suo il canestro del -3. Pepe commette fallo su Contento, dalla lunetta è due su due: 70-71. Zilli commette un fallo in attacco, ed è il suo personale quinto fallo. In campo, al suo posto, Sousa. Contento prova la tripla, ma sbaglia. Fuori Ammannato per somma di falli, dalla lunetta Ambrosin non sbaglia: due su due. Nel finale a trovare una tripla è Thomas, che mette dentro il momentaneo:73 a 73. Bell prova la tripla, ma trova il ferro, sarà Overtime.
Nel primo tempo supplementare, è subito fallo su Ambrosin. Dalla lunetta il numero 14 della Fortitudo Agrigento è freddo e non sbaglia: due su due. E’ un dai e vai di giocate, con il punteggio fermo a 77 a 77. Thomas prova a fare male, ma questa volta sbaglia. E’ un super Ambrosin a mettere una tripla: 77 a 80. Fallo antisportivo fischiato a Sousa, dalla lunetta Contento: uno su due. Agrigento chiude in avanti e porta a casa due punti fondamentali. I biancazzurri vincono una partita importante.
Franco Ciani:”L’inesperienza a volte ci porta a non chiudere della partite che potremmo risolvere in modo migliore. La squadra, però, è giovane ed ha forte temperamento. I ragazzi non mollano mai ed hanno tanta voglia di fare. Gli overtime? Sono un segnale che c’è tanto lavoro da fare, ma la materia prima ti permette di farlo con tanto piacere e con tanti sviluppi futuri”.