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Aragona, dopo la condanna il sindaco Pendolino nomina un nuovo assessore: insorge l’opposizione: “Si dimetta”

Il primo cittadino, che verrà sospeso a breve, toglie la fiducia al suo vice Nino Contino scatenando l'ira dei consiglieri comunali di minoranza e del blogger locale Collura

Di Gaetano Ravanà |

Il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, dopo la condanna a cinque mesi, ha deciso di non dimettersi, anche se dovrebbe essere sospeso a breve dal prefetto Cocciufa come recita la legge. Ieri sera, il sindaco, ha comunque deciso di apportare delle modifiche alla giunta, inserendo un quinto assessore, Maria Licata e sollevando dall'incarico di vicesindaco Nino Contino così l'assessore più anziano diventa Alfonso Micciché, ex comandante della Polizia municipale in pensione, che andrà a svolgere le sue veci. Di fatto, Pendolino ha sfiduciato il suo ex vicesindaco, Nino Contino, relegato ad assessore. Non si capisce il perché di questa scelta, ma di sicuro tutto ciò ha scatenato un vespaio di polemiche tanto che il gruppo di opposizione "Aragona nuova visione", ha chiesto l'immediata convocazione del consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente. I consiglieri comunali Raimondo Buscemi, Rosalia Gaziano, Giuseppe Attardo e Salvatore Parello, in una nota affermano che è doveroso da parte del primo cittadino un atto di dignità politica, consegnando le sue immediate dimissioni, per dare così nuovamente voce ai cittadini di esprimersi attraverso libere e democratiche elezioni. Ed anche il blogger locale, Raimondo Collura, ha invitato il sindaco Pendolino a rivedere le sue decisioni e rassegnare le dimissioni immediate anche perché non si sono capite le sue decisioni subito dopo la condanna: "Non possiamo essere governati da una persona che non è stata votata da nessuno. Non si capisce il perché sia stato sollevato dall'incarico di vicesindaco Nino Contino che ha esperienza da vendere in fatti amministrativi accumulati in tanti anni di sindaco a Comitini. Non si può giocare con il futuro di questa città, soprattutto in un periodo così critico e con i fondi del Pnrr che rappresentano l'ultima ancora di salvataggio per rilanciare il paese".  

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