Non vince dal 5 novembre – 2 a 1 contro la Sancataldese e domenica, contro il Portici, in caso di sconfitta la zona play out sarebbe a soli 3 punti. Ce n’è abbastanza per accendere l’allarme rosso sull’Akragas, incapace o quasi di segnare e che crea occasioni da gol grazie ad azioni estemporanee frutto più di giocate individuali (contro il Siracusa di Di Mauro e Llama). Certo il campo dell’Esseneto è indecente – e va detto a chiare lettere – ma sullo stesso prato per quanto spelacchiato ci giocano anche gli altri. Prendiamo oggi il Siracusa che nei primi venti minuti ha un po’ sofferto l’Akragas – anzi, le invenzioni di Di Mauro e di Llama – e poi quando ha accelerato da grande squadra qual è ha saputo approfittare degli errori individuali. Il 2 a 0 è il frutto di una partita così.
Ma in casa Akragas bisogna farsi qualche domanda sul mercato: con Cammarata che è tornato a fare il ds a tempo pieno sono ricominciate le porte girevoli dei giocatori che vanno e dei giocatori che vengono, come il primo anno di Eccellenza e la promozione fallita. Evidentemente la lezione non è servita. Possibile che tra le decine di giocatori che vanno e che vengono non ci sia stata la capacità di prendere uno che la mette dentro? Direte: vallo a trovare. Ma la bravura di un ds è (dovrebbe essere) questa: trovare l’uomo giusto per la squadra.
Contro il Siracusa, corazzata del campionato, fare risultato era difficile già alla vigilia. E durante il match almeno nei primi venti minuti la differenza non si è vista. Llama e Garufo a centrocampo hanno dettato i tempi e Di Mauro superava spesso il suo diretto avversario sulla fascia sinistra con estrema facilità. Tre le occasioni biancoazzurre: all’11 Di Mauro tira dal limite e il pallone finisce mezzo metro a lato, al 14 Llama inventa una punizione delle sue e centra la traversa e al 20’ ancora Di Mauro sembra Alberto Tomba, dribbla tutti ma il suo tiro è debole. L’Akragas sembra in grado di segnare ma è il Siracusa, al 24’ in maglia verde a passare: pallone vagante sulla trequarti agrigentina, Rechichi sbaglia il tempo, Alma tira dal limite e Vaccarino è sorpreso dal tiro né eccessivamente né eccessivamente angolato. Però è concreto e va in rete. L’Akragas sembra reagire e Trombino al 28’ impegna severamente Lamberti. Poi si spegne la luce. L’Akragas non tira più in porta, il Siracusa controlla senza fatica e anzi al 38’ c’è una traversa clamorosa ancora di Alma. Nella ripresa Copp al 10’ fa uscire Llama e l’Akragas che già faticava sparisce dal campo. E infatti al 64’ il Siracusa la chiude: Pereza perde un pallone sanguinoso nella trequarti, Sena entra in area e appoggia a Alma che mette a segno un comodo tap in. La partita finisce qui perché il Siracusa non cerca il terzo gol forse conscio del fatto che l’Akragas non era più in grado di impensierire la sua retroguardia.