Aperte, per il sesto anno consecutivo, le iscrizioni alla Scuola di studi superiori per mediatori linguistici dell’associazione Agorà Mundi. La triennale, che rappresenta una vera eccellenza in provincia, si avvale di docenti di altissimo livello e offre ai propri iscritti un percorso di formazione completo nello studio delle lingue araba, inglese, francese e spagnola oltre a tutte le altre materie curricolari previste dal piano di studi, e con un percorso di tirocinio convenzionato con i principali enti pubblici e privati, per immettere concretamente i laureati nel mondo del lavoro.
“Quest’anno – spiega il direttore di Agorà Mundi, Marcello Saja – abbiamo alcune novità rilevanti. La prima riguarda la stipula di un protocollo d’intesa con la Questura e, quindi, ci saranno diversi agenti che frequenteranno le lezioni per affinare la propria preparazione professionale. È chiaro come tutto risponda alla nostra mission: preparare professionisti ad accogliere i migranti e li supportino anche nella fase successiva. Altra novità sarà la possibilità offerta ai nostri studenti di partecipare, oltre che ai tirocini formativi all’estero, anche all’Erasmus in altri Paesi europei. Questo corso – conclude Saja – è una grande opportunità non solo per gli italiani ma soprattutto per le seconde generazioni, cioè figli di immigrati che abbiano già ottenuto il diploma di scuola media superiore”.
“Il nostro è un corso di studi professionalizzante – spiega la docente Paola Savona La Sala – ciò significa che con la laurea di primo livello si può lavorare con la pubblica amministrazione dopo l’iscrizione, ormai obbligatoria, all’Albo regionale. Almeno il 90 per cento degli oltre 100 mediatori formati in questi anni, infatti, hanno subito trovato lavoro in ambito sia pubblico, sia privato. Particolare importanza riveste lo studio delle lingue: qui si imparano le lingue inglese, francese, spagnolo e ovviamente l’arabo, cui sono dedicate 400 ore di lezioni, con tirocini formativi e stage all’estero. Si tratta di una conoscenza reale e immediatamente spendibile della lingua”.
Proprio per quanto riguarda l’arabo, gli studenti vengono seguiti da due docenti, di cui una madrelingua, ricevendo una formazione sia teorica che pratica della grammatica e del lessico. Non si tratta però solo della conoscenza delle lingue, ma piuttosto di acquisire strumenti per approcciarsi concretamente ad un fenomeno sociale sempre più di portata epocale.
“Il ruolo del mediatore – conclude Savona La Sala – assume in quest’ottica un ruolo importante nella nostra società, perché si raggiunga la tanto auspicata, e necessaria, vera integrazione”.