C’è anche la provincia di Agrigento tra i territori interessati dal piano di assunzioni e stabilizzazioni di personale in atto da parte di Poste Italiane. L’azienda infatti sta dando corso al programma di politiche attive del lavoro che riguarda circa 2.100 assunti in tutta Italia di cui quasi 200 sono previsti in Sicilia. Venti le risorse fra i nuovi inserimenti per la provincia di Agrigento, tra loro c’è Carmelo Caramazza, che da pochi giorni ha firmato il contratto di lavoro a tempo indeterminato con destinazione il Centro Recapito di Favara, proprio nella sua città.
“È stata una sorpresa inaspettata e ammetto di essermi commosso. Anche la mia famiglia stentava a crederci. Trovare un impiego per una grande azienda che assume nel mio territorio, alla mia giovane età, è un traguardo insperato” – racconta il giovane portalettere favarese. Carmelo, di soli 21 anni, ha iniziato il suo percorso in Poste Italiane circa due anni prima lavorando per dodici mesi a Bergamo. “Ho inviato la mia candidatura sul portale aziendale. Avevo 19 anni, appena diplomato e con tanta voglia di mettermi in gioco. Così ho lasciato Favara e la mia famiglia e da solo mi sono trasferito in una città per me sconosciuta. Un’esperienza che mi ha insegnato tanto, professionalmente e non solo” – prosegue Carmelo.
Per il giovane neo assunto il lavoro da portalettere in Lombardia ha rappresentato il primo impiego della sua vita, anche se dopo il diploma tecnico-elettronico si era proposto in numerose aziende per fare esperienza ma senza mai ricevere alcuna risposta. Poi, a distanza di pochi mesi dal rientro in Sicilia e in attesa di una occupazione, un nuovo contatto con l’azienda e la chance attesa dell’assunzione a tempo indeterminato. “Ricordo che quando vidi Favara tra le destinazioni, dovetti rileggere più volte l’elenco dall’emozione. Non pensavo che l’azienda inserisse nuovo personale anche nella mia città e invece oggi mi trovo qui, a consegnare corrispondenza e pacchi ai miei concittadini” – dichiara soddisfatto.
Dalla lontana Bergamo a Favara la differenza non è soltanto nei chilometri che la distanziano. Per il giovane postino l’attività di recapito è cambiata. “A Bergamo arrivai a gennaio, in pieno inverno. Lì trovai nei colleghi di lavoro un punto di riferimento, ma non è stato semplice ambientarsi in città. Nel mia paese invece conosco personalmente diverse strade e numeri civici, e quando sono in giro a consegnare alcuni cittadini mi fermano per ringraziarmi. Per loro il mio traguardo è anche un po’ il loro” – conclude Carmelo.