Agrigento
Agrigento, parcheggio abusivo nella Valle dei Templi, arrestato imprenditore alberghiero
Concorso in abuso d’ufficio e falsità in atti pubblici. Sono i reati contestati a Vincenzo Sinatra, 83 anni, titolare dell’hotel Valle dei Templi di Agrigento, per il quale il gip ha disposto gli arresti domiciliari.
Le indagini, condotte dalla Digos e coordinate della Procura agrigentina, hanno fatto emergere l’abusiva realizzazione, su un’area demaniale di rilevante interesse archeologico, di un parcheggio privato a servizio della struttura alberghiera. L’area è stata posta sotto sequestro e consegnata al direttore pro tempore del Parco archeologico Valle dei templi.
Le indagini che vedono coinvolti pubblici amministratori, dirigenti regionali e liberi professionisti sono ancora in corso. Disposte numerose perquisizioni in uffici pubblici e privati. “Per i reati commessi a Palermo – spiega il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio – i relativi atti, dopo le incombenze di carattere urgente, verranno trasferiti alla competente Procura del capoluogo”.
Il provvedimento cautelare e il decreto di sequestro sono stati firmati dal gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano. L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Alessandra Russo.
Oltre a Sinatra, che è peraltro il suocero del deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gallo, finito ai domiciliati sul registro degli indagati sono stati iscritti Tito Cece, 71 anni di Salerno, Dania Ciaceri, 62 anni di Noto e Ninfa Cangemi, 57 anni, rispettivamente dirigente e funzionaria del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia.
Gli indagati, secondo la Procura di Agrigento avrebbero consentito con una serie di falsi che la ditta TAS si appropriasse di un appezzamento di terreno appartenente al Demanio della Regione Siciliana nei pressi dello stesso Hotel dei Templi, situato accanto villa Genuardi, sede della Soprintendenza di Agrigento. Alla fine la Tas si sarebbe infatti appropriata di un terreno esteso molto di più rispetto a quello per la quale la Soprintendenza di Agrigento aveva detto sì esprimento parere positivo.
Nel dettaglio Sinatra e Cece, professionista al quale l’imprenditore si è rivolto, avrebbe chiuso un accordo con i Ciaceri e Cangemi per ottenere un terreno molto più ampio di quello in effetti autorizzato (5600 anziché 2200 metri quadrati).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA