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Agrigento, l’Ordine dei medici accende un focus sui disturbi di ansia e depressione

Presentato iFightDepression, il progetto che coinvolge i medici di famiglia e i pazienti

Di Redazione |

Si è parlato degli “Strumenti innovativi nella gestione sul territorio dell’ansia, depressione e rischio suicidario: iFightDepression” durante il seminario coordinato dal dottor Carmelo Graceffa e svoltosi questa mattina, nella sede di via Picone dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento. Ad aprire i lavori il dottore Giovanni Calcara e il presidente dell’Ordine Santo Pitruzzella, dopo i quali hanno relazionato i dottori Claudia Conigliaro, Alessandro Svettini, Alessandro Gueli e Nuhara Vargiu.

“Oggi parliamo di depressione – afferma Santo Pitruzzella – un ulteriore tassello che inseriamo nel taccuino sull’aggiornamento professionale dei nostri colleghi perseguendo l’obiettivo primario della nostra mission: la salute del cittadino. Per questo, infatti, abbiamo programmato diversi incontri in calendario nei prossimi giorni, tra i quali, sabato prossimo alla Biblioteca Lucchesiana, quello sul tema dell’Intelligenza artificiale. Proseguiremo con dei seminari sulle Malattie del fegato e sull’Autismo”.

Ansia e depressione “sono molto frequenti e necessitano di interventi precoci prima di un eventuale invio del paziente allo psichiatra – spiega Alessandro Svettini, primario di Psichiatria al San Giovanni di Dio e responsabile scientifico del progetto – L’obiettivo del seminario è appunto quello di fornire indicazioni operative chiare e immediatamente utilizzabili per inquadrare i disturbi nella fase iniziale e contenere eventuali disturbi che potrebbero necessitare di interventi specialistici”.

I medici di famiglia, dunque, sono la figura fondamentale nel processo di gestione del paziente affetto da ansia o depressione ed è per questo che occorre renderli “consapevoli di tali disturbi e della loro corretta gestione – dichiara Alessandro Gueli – Noi medici di famiglia, infatti, conosciamo il contesto di vita del paziente e quindi saper utilizzare le modalità di gestione e gli strumenti a disposizione significa lavorare bene e muoverci in direzione del benessere del paziente”. L’ansia “è un’emozione fondamentale sia per la nostra sopravvivenza, sia per il raggiungimento di determinate performance – dettaglia Claudia Conigliaro – Il primo passo per convivere con l’ansia è di accettare le nostre debolezze e le emozioni. Occorre, però, distinguere l’ansia fisiologica dal disturbo d’ansia per la cura del quale è importante rivolgersi alle figure di riferimento prima che il problema diventi invalidante e comprometta la qualità della vita del paziente”.

Durante il seminario, Nuhara Vargiu ha presentato il progetto iFightDepression: “Si tratta – dice – di una piattaforma utile alla prevenzione del rischio di suicidio. Uno strumento di autogestione che le persone con depressione live o moderata possono utilizzare su indicazione del medico di famiglia, figura molto importante perché accoglie il paziente, ne conosce il percorso di vita e, quindi, ha la capacità di riconoscerne i sintomi iniziali”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA