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Agrigento: fondi in arrivo per cattedrale, teatro e «Torre»

Di Gioacchino Schicchi |

AGRIGENTO – Teatro antico, Torre Carlo V e Cattedrale. Per tre beni dell’Agrigentino si annunciano nuovi fondi o, comunque, maggiore concretizzazione delle risorse già disponibili.

Partiamo da quella che, nel 2016, è stata l’attrazione per eccellenza, ovvero gli scavi del teatro Ellenistico nella Valle dei Templi. Se il Parco archeologico il prossimo 15 febbraio aprirà le buste delle offerte per la gara d’appalto da quasi 400mila euro che finanzierà la fase 2 degli interventi, ieri è arrivato l’annuncio dello stanziamento di ulteriori 2 milioni di euro da parte della Regione per coprire il progetto già presentato dal Parco per finanziare la fase 3 degli interventi non solo sul cantiere del teatro, ma anche sull’area oggetto di indagini rispetto all’Agorà antica. Fondi stornati per volontà dell’assessorato regionale ai Beni culturali modificando gli stanziamenti del Patto per il Sud. “Siamo molto contenti – dice il direttore del Parco Parello – in primis perché c’è la dimostrazione dell’interesse della Regione rispetto a questo progetto. Queste risorse aggiuntive ci consentiranno di dare continuità agli interventi di scavo ed evitare degli stop nel percorso di recupero, restauro e fruizione del teatro antico”.

Così come annunciato dal deputato Ncd Vincenzo Fontana, comunque, non ci sono somme solamente per il teatro, ma anche per il recupero della Torre Carlo V per circa un milione e mezzo. “Tutto ciò – sottolinea il deputato Ncd – è stato possibile grazie alle professionalità gestionali del commissario straordinario del Parco della Valle dei Templi, Bernardo Campo e del soprintendente di Agrigento, Gabriella Costantino, che hanno attivato gli uffici tecnici per la redazione delle complesse progettualità”.

C’è poi la vicenda Cattedrale. Dopo lo stanziamento degli 800mila euro per diretta volontà della Giunta regionale (in considerazione del fatto che il progetto di consolidamento del bene era risultato non finanziabile all’interno di un bando realizzato dall’Assessorato ai Lavori pubblici), è adesso arrivato il decreto dirigenziale che creato un unico capitolo composto dai fondi regionali cui aggiungere oltre 700mila euro messi a disposizione della stessa Arcidiocesi di Agrigento che ha anche curato la realizzazione del progetto di messa in sicurezza. Sarà invece compito del Comune di Agrigento ad occuparsi delle procedure del bando, da concludere entro tre mesi. “Adesso occorre che gli uffici siano celeri ed efficienti nel rispetto delle date previste – dice il capogruppo di Agrigento Cambia, Pietro Vitellaro – . Infatti, entro 90 giorni, dovrà essere espletata la gara e consegnati i lavori alla ditta aggiudicataria. Vigileremo che il Comune invii subito gli atti all’Urega o proceda direttamente alle operazioni di gara , considerato che l’importo dell’appalto, consente agli uffici comunali di espletare la gara in forma più celere”. Il tutto, stando alle previsioni, riuscendo ad ottenere la riapertura della Chiesa Madre e la sua messa in sicurezza entro l’anno. Tanto basterà anche sul versante idrogeologico? Ovviamente no. Questi lavori serviranno infatti solamente ad evitare che le crepe sulla struttura, già vistose, possano aggravarsi. I lavori per il consolidamento del costone, per i quali sono necessari alcune decine di milioni di euro ad oggi non risultano nemmeno messi a gara.

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