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Agrigento Capitale della Cultura, i consiglieri della Dc: «Schifani commissari il sindaco Miccichè»

La macchina sembra inceppata e l'avvocato Antonino Cremona si è dimesso dal CdA della Fondazione mentre il ministero si dice preoccupato

Di Redazione |

L’allarme sull’iter burocratico per Agrigento Capitale Italiana 2025 era stato lanciato da tempo. Il sindaco Franco Miccichè aveva sempre ostentato sicurezza distribuendo certezze.

Ora l’allarme è stato messo nero su bianco dai consiglieri comunali della Dc di Cuffaro, Roberta Zicari e Pasquale Spataro che al termine di una lunga seduta della commissione consiliare con il sindaco e i rappresentanti della Fondazione Capitale della cultura, hanno chiesto al presidente della Regione Renato Schifani di “commissariare” il sindaco: «Siamo stati i primi a lanciare l’allarme lo scorso anno: non c’erano più i tempi per creare una nuova fondazione per gestire Capitale della Cultura, e purtroppo il tempo ci sta dando ragione. La Fondazione, che ha personalità giuridica da appena qualche settimana, non è nelle condizioni di lavorare a pieno regime perché il Comune non le trasferisce il denaro necessario ad assumere o sviluppare i progetti. Perfino il Ministero inizia a scrivere ed a chiedere a gran voce di conoscere i dettagli di Capitale della Cultura così da poter predisporre una convenzione con il Comune e trasferire denaro, ma nulla! non c’è ancora nulla. Neanche l’assunzione del prof Albergoni come tecnico, tanto cara al sindaco, è stata ancora perfezionata, perché, appunto, la fondazione non ha un euro in cassa! Senza idee e senza soldi come pensa il sindaco di gestire la situazione? Quali progetti porterà a Schifani entro il 30 giugno per essere finanziati con i soldi regionali? Senza parlare di strade, parcheggi, pulizia che non rientrano nei fondi richiesti o appostati dall’ Amministrazione e neanche nelle priorità di governo dell’ Amministrazione, il sindaco come pensa di gestire questo importante evento che parte tra neanche 6 mesi? Senza esercito perché né il Comune né la fondazione hanno personale a ciò dedicato, chi lavorerà a questo progetto? Il Presidente Schifani levi dall’imbarazzo un’intera città, nomini un commissario e permetta a questa città di non fallire per l’ennesima volta».

Fin qui i consiglieri della Democrazia Cristiana vicini a Totò Cuffaro al termine dell’audizione in commissione consiliare. Anche perché i problemi sono talmente gravi che – come ha rivelato agrigentonotizie.it – uno dei componenti del CdA della Fondazione, l’avvocato Antonino Cremona si è dimesso, mentre lo stesso Roberto Albergoni, privatamente, ha più volte espresso la sua insoddisfazione mentre aspetta ancora la formalizzazione della sua nomina a direttore generale. E infatti tra 5 giorni scade il termine per presentare i progetti alla Regione ma il Comune – non ha stanziato i fondi per far avviare la macchina, mentre, come spiegato anche dai consiglieri della Dc, pure il ministero della Cultura comincia ad avere dubbi ed ha più volte chiesto al Comune di Agrigento a che punto è la situazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA