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Agrigento, Archivio di Stato: celebrata l’edizione 2024 del Dantedì

Oggi si è svolto l’evento “La scuola popolare. L’Italia rinasce Repubblica e rifonda la società sull’istruzione. Il contributo della Società Dante Alighieri”

Di Rita Baio |

Un viaggio indietro nel tempo, fino alla nascita della scuola popolare, e un concorso culturale, artistico ed espressivo. Così, ad Agrigento, è stata celebrata l’edizione 2024 del Dantedì che ricade il 25 marzo “perché viene individuato come inizio del percorso di Dante nella Divina Commedia” spiega Enza Ierna, presidente del Comitato agrigentino della Società Dante Alighieri. Stamattina, nella sede di via Mazzini dell’Archivio di Stato, diretto da Rossana Florio, si è svolto l’evento dal titolo “La scuola popolare. L’Italia rinasce Repubblica e rifonda la società sull’istruzione. Il contributo della Società Dante Alighieri” promosso dall’Archivio di Stato e dal comitato locale della Società Dante Alighieri. Presenti all’evento anche gli studenti del liceo scientifico e delle Scienze umane Raffaello Politi.

“Anche quest’anno l’Archivio di Stato celebra il Dantedì con una manifestazione svolta congiuntamente alla Società Dante Alighieri – afferma Rossana Florio – Il tema di questa edizione è la scuola popolare, scelto per valorizzare il ruolo della Società Dante Alighieri a servizio e a supporto dell’istruzione e della formazione. Un momento importante di riflessione sull’orizzonte pedagogico dell’Italia Repubblicana ma anche un momento di condivisione con gli studenti del liceo Politi”.

“Con la nascita delle scuola popolare – commenta Enza Ierna – si è cercato di raggiungere conoscenze e competenze che potessero essere utilizzate nella vita quotidiana utili a migliorare lo stato della società di allora”. La Società Dante Alighieri ha anche bandito il concorso “E quindi uscimmo a riveder le stelle e adesso continua tu…” e chi vorrà parteciparvi dovrà completare l’incipit “… e quindi uscimmo a riveder le stelle” tratto dall’ultimo Canto dell’Infermo di dante, con una composizione in lingua italiana di massimo tre pagine.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA