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Agrigento, altri tagli (anche del 40%) della fornitura idrica e Aica chiede l’ennesimo “tavolo tecnico”

Istituzioni nel caos: non c'è acqua negli invasi e negli anni non sono state eseguite opere per affrontare l'emergenza

Di Redazione |

Una riduzione della dotazione idrica del 25% ai Comuni forniti dall’acquedotto Favara di Burgio e una riduzione del 40% a quelli forniti dal sistema formato dagli acquedotti Fanaco, Voltano e Tre Sorgenti. A segnalarlo alla prefettura di Agrigento, al genio civile e a tutti i sindaci dell’Agrigentino è stato il direttore generale dell’Aica, Claudio Guarneri.

«Tali riduzioni stanno comportando significativi disagi alle utenze del territorio gestito da Aica – scrive Guarneri – . La nostra volontà è quella di ripartire in maniera equa tali riduzioni. È necessario convocare, e con urgenza, il tavolo tecnico permanente sulla crisi idrica del territorio di Agrigento per porre in essere quanto necessario alla decurtazione orizzontale delle riduzioni».

E l’acqua si perde a mare

Intanto in piena emergenza siccità nelle campagne siciliane, a Menfi una copiosa perdita di acqua crea un fiumiciattolo tra le dune di una spiaggia, disperdendosi in mare. La situazione è stata generata da una perdita idrica che interessa la condotta gestita dal Consorzio di bonifica Agrigento 3, destinata ad irrigare le campagne del comprensorio, situata nella contrada Gurra Finocchio, tra numerosi ettari di vigneto. L’acqua finisce nel litorale di Lido Fiori. «Abbiamo sospeso l’erogazione lungo quella condotta e già avviato la riparazione della parte danneggiata», dice Antonino Biondolillo, dirigente Area agraria del Consorzio di bonifica Agrigento 3.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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