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Agrigento, alla riscoperta di Empedocle: attualità di un filosofo antico

Il 18 e 19 aprile un convegno di studiosi ideato e curato dall’ Accademia di Studi Mediterranei

Di Redazione |

“Una delle più singolari figure  che abbia avuto la  storia del pensiero in Occidente: filosofo, scienziato, politico, medico, filantropo, mistico, taumaturgo…”. Sì, parliamo di Empedocle di Agrigento. Non ha dubbi Assuntina Gallo Affllitto, fondatrice e anima dell’Accademia di Studi Mediterranei nel motivare la proposta al centro del nuovo convegno ideato e promosso dal noto istituto di Alta Cultura che al nome del grande siceliota ha associato anche quello del suo prestigioso premio internazionale. Non solo. Aggiunge la professoressa Gallo Afflitto: “ Non si tratta solo di riscoprire una figura poliedrica  straordinaria, o la sua concezione dialettica legata al rapporto armonico tra vita e conoscenza, ma di tornare anche a riflettere su valori senza tempo, comprendendo che la filosofia e la cultura antica possono aiutarci a vivere anche oggi, soprattutto nella giustizia . Anche in questo l’eredità di un grande uomo della democrazia come Empedocle  non si è esaurita”.

Il convegno che aprirà i battenti giovedì mattina 18 aprile a Casa Sanfilippo alle 9,30 e proseguirà  il giorno dopo,  19 aprile, vede la partecipazione (in presenza e da remoto) dei contributi di importanti specialisti. Scandaglierà diversi ambiti con un approccio scientifico e di alta divulgazione. E sarà introdotto e presieduto dal presidente, legale rappresentante dell’Accademia, nonché già rettore della Pontificia Università Lateranense, Il vescovo Enrico dal Covolo, salesiano , dopo i saluti delle massime autorità civili e religiose  della città.

La sessione del 18 aprile sarà scandita dagli interventi del teologo Carmelo Mezzasalma,  presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia di Studi Mediterranei (“Empedocle, il canto di Hölderlin”); Paolo Cesaretti, docente di Civiltà Bizantina  presso l’Università degli Studi di Bergamo (“Empedocles byzantinus. Il grande agrigentino tra conoscenza dei testi e affabulazione nel millennio di Bisanzio”); Luca Mori, docente di Storia della Filosofia presso l’ Università degli Studi di Pisa (“Empedocle e il respiro della democrazia”); Edi Minguzzi, docente di Grammatica Greca, Teoria dei linguaggi e Semeiotica presso l’ Università degli Studi di Milano (“Le quattro radici del cosmo secondo Empedocle”).

Venerdì 19, la seconda sessione dal titolo “Rileggere il pensiero di Empedocle per il nostro tempo” avrà come relatori Federica Montevecchi , autrice di importanti volumi dedicati a Empedocle e docente (“Katharmoi: alcune indicazioni etiche per vivere nel mondo”); Vincenzo Cicero, docente di Filosofia della Scienza presso l’ Università degli Studi di Messina; (“La dottrina di philia e neikos, tra Empedocle e Freud”) ; Giulia Sfameni Gasparro, professoressa emerita di Storia delle Religioni all’ Università degli Studi di Messina (“Empedocle in prospettiva storico-religiosa”); Andrea Spiriti, docente di Storia dell’Arte Moderna  presso l’ Università degli Studi dell’Insubria (“L’iconografia di Empedocle dall’antichità al XIX secolo”); Maurizio Marin, docente  presso la Pontificia Università Lateranense(“Empedocle: il culto di Afrodite”). Dopo il dibattito le conclusioni sono state affidate a monsignor Enrico dal Covolo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA