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Dati drammatici

Agrigento al 62esimo posto per infortunio e malattia sul lavoro: l’allarme della Uil

Il segretario generale Gero Acquisto: "Un quadro che parla da sé. Il nostro obiettivo è quello non di ridurre i morti, ma azzerarli"

Di Gaetano Ravana' |

L'Inail rende pubblici periodicamente i  dataset statistici relativi ai casi di infortunio e di malattia professionale riguardanti la popolazione degli assicurati.

L’elaborazione statistica che riguarda nel dettaglio l’incidenza degli infortuni mortali accaduti in occasione di lavoro vede la provincia di Agrigento al 62° posto con un numero di casi totali aggiornato ad agosto 2022 di 2 Vittime ed un indice di incidenza sugli occupati del 18,3 ogni milione di occupati.

Chiaramente questo dato non tiene conto di tutti quegli infortuni occorsi ai lavoratori in nero che nella nostra provincia continuano a rappresentare una significativa fetta degli occupati totali (dichiarati e non).

"Parlare di Sicurezza non è mai abbastanza – dice il segretario generale della Uil agrigentina Gero Acquisto – se consideriamo che le denunce di infortunio con esito mortale in occasione di lavoro nel quinquennio 2016 – 2020, sono cresciute di anno in anno partendo da un dato di 1.066 ed arrivando a 1.452  morti sul lavoro.

Il Segretario della Uil di Agrigento, Gero Acquisto, in merito alle  numerose vittime del lavoro continua a parlare di emergenza. I dati sono allarmanti ed in continuo aumento, la nostra Organizzazione è impegnata nella lotta #zeromortisullavoro , il nostro obiettivo non è diminuire, non è ridurre, ma azzerare. Ci deve essere maggiore sinergia tra tutte le forze del territorio imprese datoriali, sindacati e organi di controllo per mettere a nudo le falle del sistema e il tavolo istituito in Prefettura sulla task force sicurezza dei lavoratori deve essere aggiornato con continuità per creare tutte le condizioni di sicurezza nel mondo lavorativo che ancora mancano purtroppo nel nostro territorio. La cultura della sicurezza deve essere centrale nelle attività lavorative con l’applicazione effettiva e totale della prevenzione e protezione –  conclude Acquisto – Per la UIL questa è una sfida, è la battaglia per la civiltà del lavoro e tutti noi siamo tenuti a combatterla”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA