“Si chiude un 2019 da incubo per la provincia agrigentina e, apriamo il 2020 con una manifestazione unitaria, con Cisl e Cgil, contro l’isolamento e con la visita del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo che il 21 gennaio sarà nel capoluogo per fare il punto della situazione sulla drammatica condizione socio economica dell’agrigentino. Una visita importante in un anno che deve essere di svolta per la nostra provincia”.
E’ quello che afferma il segretario provinciale della Uil, Gero Acquisto che continua: “Il 2019 è stato un anno travagliato, difficile, problematico per l’agrigentino alle prese con i soliti problemi atavici che da anni attendono delle risposte, risposte che tardano ad arrivare. Un 2019 che ci lascia una pesante eredita per quel che riguarda l’occupazione che è il vero dramma, oltre a quella dell’isolamento a cui ci ha indotto la classe politica con il blocco dei cantieri lungo le strade statali 640, Agrigento-Caltanissetta e 189, Agrigento-Palermo. Ci attendono delle sfide molto difficili nel 2020, ma assieme alla Cgil e alla Cisl, abbiamo già affilato le armi.Il 2020 si aprirà con una manifestazione contro l’isolamento a cui stiamo lavorando da alcune settimane e, speriamo di scuotere le coscienze di quella classe politica che ha dimenticato la provincia agrigentina che è l’unica a non avere uno sbocco autostradale. L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle è stato difficile e amaro, anche se qualche battaglia l’abbiamo vinta. Siamo soddisfatti, in particolare, dalla notizia del rilancio del porto di Porto Empedocle che diventerà terminal per due grosse compagnie crocieristiche, Costa e Msc, ma purtroppo, tra qualche bella notizia, dobbiamo fare i conti con un quadro economico da spavento, con tantissimi giovani, ma anche meno giovani, che hanno lasciato la provincia in cerca di lavoro. Oltre centomila negli ultimi dieci anni. Anche sul fronte turistico abbiamo registrato una flessione, seppur leggera, ma che non ci fa dormire sonni tranquilli visto che è un settore importante per la nostra economia. Siamo agli ultimi posti per qualità della vita, proprio per questo motivo anche i sindaci devono darsi da fare, anche loro hanno delle responsabilità di questo collasso agrigentino. La povertà è dilagante ed anche il reddito di cittadinanza non può risolvere tutto, anzì, per come funziona al momento non rappresenta un aspetto positivo, nel 2020 occorre dare anche dignità a queste persone utilizzandoli per lavori di pubblica utilità. Il 2019 è stato anche l’anno del boom di vertenze sindacali, ormai, nell’ufficio preposto della Uil abbiamo montagne di richieste da parte di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Ma saremo al fianco anche dei pensionati che, alla fine, pagano sempre il prezzo più alto dei tagli imposti dal Governo centrale.
Ci attendono grandi sfide in questo 2020, noi siamo pronti, come detto, questa provincia non può continuare ad essere tormentata e tartassata, si esce dalla crisi con le forze sindacali”.