LICATA (AGRIGENTO) – Il 19 settembre riprenderanno le demolizioni al Comune di Licata (Ag) che ha già ricevuto, dalla Procura della Repubblica di Agrigento, l’elenco dei nuovi 150 immobili abusivi da radere al suolo. Agli ormai ex proprietari sono state notificate le prime 44 ordinanze. Gli immobili abusivi già acquisiti al patrimonio del Comune sono, complessivamente, 250. Il sindaco Angelo Cambiano ha chiesto un incontro urgente al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e al governatore Rosario Crocetta per creare un «coordinamento regionale» sul fenomeno dell’abusivismo.
«La questione ha assunto enormi dimensioni – scrive Cambiano – e non può essere affrontato soltanto da un sindaco o da un dirigente che rimangono esposti a subire, come è successo, atti intimidatori, e che non hanno strumenti per legiferare. Il problema che risale agli anni Novanta non può essere affrontato solo a livello locale anche per le note difficoltà economiche che stanno vivendo tutti i Comuni». L’ente è, infatti, costretto ad anticipare le somme necessarie per le demolizioni che dovrebbero essere poi recuperate rivalendosi sugli ex proprietari. «Non si può far finta di non sentire ciò che viene costantemente fatto rilevare – scrive Cambiano – e che riguarda la percezione che la moltitudine di interventi portati avanti dal Comune non siano eque nel contesto regionale e quindi vengono vissute quasi come una ingiustizia.
Ci sono famiglie che hanno avuto il diniego alla sanatoria della propria abitazione e che hanno visto, invece, sanare immobili costruiti successivamente alla loro casa, lungo la stessa fascia di inedificabilità, solo perché – prosegue Cambiano – di proprietà (secondo quanto a gran voce accusano) di politici o ex amministratori del Comune di Licata. Le demolizioni si devono fare, il percorso di legalità iniziato non si può interrompere, ma non si può prescindere da doverosi chiarimenti che, sicuramente, contribuiranno all’accettazione di situazioni che, altrimenti, non troveranno accoglimento».