Roma, 21, mar. In maniera netta e precisa domani bisogna stare in Aula. Non per sostenere un partito ma per ascoltare il presidente di uno Stato che è stato invaso e aggredito. Non c’è equidistanza possibile se non cesserà il fuoco e finirà questa tragedia e fino a quando la Russia non riconoscerà di essersi resa responsabile di un’azione contro i diritti dell’uomo e il diritto internazionale”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, intervistato da Radio 105.
“In Italia -ha aggiunto- abbiamo la fortuna di tollerare il dissenso e di confrontarci, a differenza della Russia dove non si può pronunciare la parola guerra. Si può decidere legittimamente di non ascoltare il presidente dell’Ucraina, ma non si invochi una impossibile par condicio. Fortunatamente la stragrande maggioranza dei parlamentari domani sarà presente perché è dalla parte della civiltà e della vita delle persone”.