Roma, 16 nov. “Adesso avrei fatto addirittura il saluto romano? Ora basta. Tu mi puoi offendere in tutti i modi ma l’etichetta di ‘nostalgico’ no, non la accetto. Così tu distruggi la reputazione di una persona. Questa etichetta la restituisco al mittente, non la tollero e mi incavolo di brutto. E’ offensivo, denigratorio, mi devono chiedere scusa per questo danno. Mi devono riabilitare. Sono loro che offendono me”. Enrico Montesano rompe il silenzio e, in un’intervista esclusiva con l’Adnkronos, urla tutto il suo sdegno per i fatti che l’hanno travolto nell’ultima settimana, e che sono culminati con l’espulsione dalla trasmissione ‘Ballando con le stelle’.
L’ultimo ‘capitolo’ è un articolo di ieri sera, diffusosi velocemente sui social, che lo vedrebbe protagonista di un saluto romano nell’ultima puntata di ‘Ballando’, e che sarebbe testimoniato dal video della sua esecuzione in trasmissione. “Quello che è accaduto è esattamente il contrario di quello che vogliono far passare -dice Montesano quasi incredulo- Io scherzavo durante le prove, era un passo di danza che terminava con il braccio alzato, ma io ho detto ad Alessandra, la ballerina, ‘no, questo meglio che non lo facciamo, potrebbe essere equivocato’, ed ho chiuso il pugno. Il video mostra chiaramente che le cose sono andate come sto dicendo io”, spiega l’artista, che in questi ultimi giorni ha atteso molto prima di parlare. E, senza fare nomi ma con intuibili riferimenti, tuona: “Ci sono delle persone che vivono di pettegolezzo sulla rete, e diffondono, sputtanano e massacrano. Non si può distruggere la reputazione di una persona impunemente. Adesso veramente basta”.
L’accostamento con il fascismo, Montesano lo rifiuta con veemenza. “Io, con i miei trascorsi. Ma vi siete dimenticati? Sono stato eletto nelle file della sinistra, ho fatto comizi e campagne elettorali per il Pds, partecipato a feste ed eventi. Come si può pensare che io mi metta quella maglietta perché sono un nostalgico? E’ assurdo”. Per l’attore, “ormai è un’Italia preoccupante: non ci si può muovere, non si può parlare, adesso anche non ci si può più neanche vestire”. Il riferimento è, ovviamente, alla maglia con lo stemma della X flottiglia Mas, che gli è costata l’espulsione dal programma.
“Mi date una lista di magliette politicamente corretto? -scandisce Montesano all’Adnkronos- Non è vietato mettersi quella maglietta, è in vendita ovunque in tutta Italia, è un gadget storico. Questi simboli sfilano nelle parate, di fronte ai presidenti della Repubblica, da Ciampi e a Napolitano. De che stamo a parlà?”. E aggiunge: “Forse i motivi erano altri per farmi fuori. Certi leoni e leonesse da tastiera la devono smettere di infangare impunemente travisando i fatti. Diciamo che è stata una ‘maglietta di distrazione di massa’”.
Montesano spiega che, dalla Rai, nessuno lo ha cercato per comunicargli la decisione. “Con me non ha parlato nessuno della Rai, ho appreso della mia sospensione dalle agenzie di stampa senza aver avuto la possibilità di spiegarmi con nessuno. Non si trattano così neanche i pluriomicidi mafiosi. Queste cose danneggiano le persone, non posso più accettarlo”.