Tre anni di siccità consecutive hanno prosciugato i bacini idrici tunisini, mettendo a rischio i raccolti e spingendo il governo ad aumentare i prezzi dell’acqua per case e aziende. Da settembre sono caduti in Tunisia 110 milioni di metri cubi di pioggia, pari a solo il 25% delle precipitazioni attese nel periodo. Con l’accelerazione del cambiamento climatico, che nelle ultime estati ha portato un caldo torrido in tutta la regione mediterranea, le piogge invernali sono infatti drasticamente diminuite in Nord Africa, mettendo in crisi l’agricoltura nel Maghreb.