Terre dell’Olmo, Ennio Montinaro: “Ecco il Saragolla, il vero grano duro autoctono”

Di Redazione / 17 Novembre 2021

(Lecce, 17 novembre 2021 ) – L’imprenditore ha riscoperto un antico grano della Puglia ricco di qualità organolettica inconfondibili

Lecce, 17 novembre 2021 – I prodotti a km 0 sono sempre più ricercati dagli italiani che, a seconda della regione, cu-stodiscono ancora oggi tradizioni e lavorazioni speciali e autoctone. In Puglia, il grano duro Saragolla è tra le varietà più antiche e prelibate, potendo vantare proprietà nutrizio-nali elevate e capacità di riproduzione e adattamento nel suo territorio d’origine. “Tanti an-tiossidanti, presenza importante di beta carotene e selenio, minor impatto glicemico: il Sa-ragolla è il grano perfetto per le nostre produzioni e lavorazioni successive”, racconta En-nio Montinaro, imprenditore agricolo che, dismessi i panni dell’architetto, ha creduto con successo nel progetto Terre dell’Olmo. Montinaro ha ereditato la passione per la terra dal padre Pompilio, un bagaglio culturale di sapienza e conoscenza della lavorazione dei campi rivisitata in chiave moderna per l’avvio di un’azienda agricola capace di produrre farine, pasta, olio extra vergine d’oliva e legumi. “Il molino, il pastificio e il frantoio raccon-tano tanto di ciò che siamo. Vogliamo proporre al pubblico prodotti a totale km 0, del tutto realizzati presso la nostra azienda”, spiega l’imprenditore. Una filiera al 100% in house, con il grano macinato nel mulino, la farina lavorata nel pastificio, l’olio spremuto nel fran-toio aziendale. Con un’attenzione anche per i legumi: recentemente, Montinaro e i suoi collaboratori hanno sperimentato la coltivazione di ceci, fagioli e lenticchie, proponendo così una gamma di legumi dal sapore unico e inconfondibile. Dalla farina alla pasta, pas-sando per il pane, Terre dell’Olmo ha riportato in auge un modus operandi del passato nella passione per la lavorazione della terra, sfruttando tecniche moderne di coltivazione e gestione dell’attività. Per l’olio, questa è un’annata positiva: “Siamo in piena campagna olearia, la produzione 2021 è qualitativamente superiore a tante altre”.

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