• Ma quali sono le differenze tra questi due prodotti? 1/3 degli italiani afferma di conoscerle
• Sulle tavole degli italiani sono sempre presenti e riconosciuti come prodotti sani e di qualità
• E nel fuori casa? Stoccafisso e baccalà registrano un aumento +16% nel consumo
Milano, 27 settembre 2022 – In occasione dell’annuale seminario sullo stoccafisso e il baccalà norvegese organizzato dal Norwegian Seafood Council – tenutosi martedì 20 settembre presso l’Acquario di Genova – con un saluto iniziale dell’ambasciatore della Reale Ambasciata di Norvegia, Johan Vibe, alla presenza dei rappresentanti dell’industria, del settore retail e horeca del mercato ittico, sono stati illustrati i trend di mercato del 2022, i consumi e le vendite dello stoccafisso e del baccalà in Italia, con uno sguardo agli scenari futuri del settore e alle nuove abitudini dei consumatori italiani.
L’Italia si conferma essere tra i principali mercati per il baccalà norvegese e, in particolare, per lo stoccafisso. Gli italiani amano così tanto questi prodotti che una buona parte ne conosce bene le loro caratteristiche, le proprietà benefiche e le differenze dei processi di lavorazione. Dai dati presentati dalla ricerca NielsenIQ* si tratta di 1/3 degli italiani soprattutto nelle regioni del Nord Italia – Veneto e Liguria in testa – in crescita nel target più giovane (tra i 25 e 44 anni) che sa che sono ingredienti sani e di qualità, prodotti irrinunciabili da presentare in tavola. Un dato importante, ma su cui c’è ancora un significativo margine di miglioramento. “Le evidenze emerse da questa analisi, sono in linea con i principali trend del mercato, il consumatore chiede: facilità nella reperibilità dello stoccafisso (prevalentemente nella GDO), chiarezza nell’origine e facilità nella preparazione” spiega Andrea Succi, Sales and Marketing Analytics Leader, Nielsen Italy.
Ma quali sono i principali motivi per cui si scelgono stoccafisso e baccalà?
Prima di tutto stoccafisso e baccalà norvegesi sono molto apprezzati per le loro proprietànutritive. Lo stoccafisso è ricco di proteine, ferro, vitamina D e B12, è presente nella cucina italiana ormai da più di 500 anni, diventando un piatto della tradizione – questo rappresenta un altro motivo di scelta – ed infine ha un sapore unico.
La Norvegia – e le Isole Lofoten in particolare – è l’unica produttrice al mondo di stoccafisso, il migliore presente sul mercato. Durante i primi mesi dell’anno le Isole Lofoten, situate all’interno del Circolo Polare Artico divengono meta della migrazione del merluzzo artico norvegese (skrei), che, abbandonate le acque fredde del mare di Barents, giunge alle coste delle isole per depositare le proprie uova. Questa circostanza insieme all’inconfondibile clima artico rende quest’area perfetta per far essiccare il merluzzo all’aperto su apposite rastrelliere lungo la costa, trasformando questo pesce in uno stoccafisso di alta qualità
Il baccalà norvegese, che segue un processo produttivo naturale dall’inizio alla fine, ha da sempre una consistenza unica e un sapore inconfondibile. Nel corso degli anni il metodo di lavorazione si è modernizzato, ma il prodotto finale è lo stesso che viene preparato ed esportato dalla Norvegia da più di 300 anni. Il sale estrae l’acqua e satura il contenuto liquido rimasto nel pesce, in un processo di maturazione che richiede solitamente diversi mesi. Quando il contenuto d’acqua del pesce essiccato scende al di sotto del 48%, può essere chiamato baccalà. Poiché l’acqua viene rimossa, i contenuti nutrizionali del baccalà sono più concentrati di quelli del normale pesce fresco, ed è infatti ricco di proteine, vitamine A, D e del gruppo B, e infine di alcuni minerali come potassio, fosforo, iodio e ferro. Tutte caratteristiche che rendono lo stoccafisso e il baccalà norvegesi prodotti sani e sostenibili, realizzati con risorse al 100% naturali.
Questi valori sono rappresentati dal marchio “Seafood From Norway”, simbolo di origine di tutti i prodotti ittici norvegesi sia pescati che allevati in maniera sostenibile nelle acque fredde e limpide della Norvegia, grazie all’esperienza secolare nella pesca e nella lavorazione del pesce unita alle tecnologie più moderne.
“Oggi i consumatori sono sempre più guidati nella scelta di acquisto di prodotti ittici dall’origine del cibo, dal modo in cui viene prodotto e dal rispetto dei criteri di sostenibilità.” – afferma Gunvar Lenhard Wie, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council. “E proprio grazie alla nostra esperienza e alle tecnologie avanzate di cui disponiamo in Norvegia, possiamo promuovere uno sviluppo sicuro e sostenibile delle nostre attività.”
Nel corso del seminario, è inoltre emerso come in questi ultimi mesi lo scenario politico ed economico internazionale stia influenzando i consumi degli italiani che si mostrano preoccupati per la situazione finanziaria e l’aumento dei prezzi. In particolare, nelle abitudini del fuori casa 9 persone su 10** hanno cambiato le proprie abitudini di spesa: il 33% conferma di andare meno di frequente al bar e al ristorante, il 21% dichiara di fare più attenzione a cosa ordina, il 15% cerca il ristorante in base ai prezzi, infine il 14% da una partesceglie il suo ristorante preferito, ma con promozioni migliori e dall’altra non cambia le proprie abitudini.
Nell’ottica delle nuove dinamiche di consumo fuori casa, è importante evidenziare che uscire assume un significato speciale anche nei momenti di convenienza ed inoltre le scelte che possono sembrare più “frugali” non sono rinunce, ma essenziali. Infine è necessario sottolineare che i consumatori dovranno comprendere che “meno” – quindi la diminuzione delle porzioni e dimensioni – non significa “perdita” ma un consumo consapevole.
Nonostante questo scenario, il consumo di prodotti ittici fuori casa ha registrato un trend positivo con un +16%*** a giugno 2022 rispetto a giugno 2019, in particolare per quanto riguarda il consumo di stoccafisso e baccalà degli italiani tra i 25 e i 49 anni durante il week-end.
“In questo momento in cui i consumatori fanno scelte più oculate il pesce ed in particolare il baccalà e lo stoccafisso ne traggono beneficio. La propensione al consumo di questi prodotti è aumentata perché i consumatori prediligono occasioni di maggiore gratifica ed esperienza a discapito di occasioni più funzionali – dichiara Matteo Figura, Foodservice Director di The NPDGroup. “Su questi comportamenti dei consumatori si possono trovare le opportunità, prediligendo ricettazioni semplici, di qualità e con occhio di riguardo alla sostenibilità”.
Al termine del seminario gli esponenti dell’industria, del settore retail e horeca del mercato ittico presenti si sono confrontati su quanto è emerso e hanno accolto la sfida per far fronte ai nuovi scenari del settore.
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