Sport: Vezzali, ‘serve disciplina ad hoc per lavoratori sportivi’

Di Redazione / 11 Giugno 2022

Pesaro, 11 giu. – ”Per decenni il legislatore ha disciplinato soltanto la prestazione sportiva professionistica, mentre non esiste ancora quella dilettantistica. La mancanza di una disciplina sostanziale ha determinato assenza di tutele, difficoltà operative e forti incertezze interpretative sull’inquadramento degli operatori. E tuttora determina il rischio di differenze di trattamento”. Così Valentina Vezzali, sottosegretaria allo sport, durante il convegno organizzato dall’Us Acli all’interno dello SportINTour di Pesaro ‘Sport sociale e per tutti: ambiti di intervento e connessioni tra la riforma dello sport e del terzo settore’ in programma presso il Cinema Astra. “Lo sport ha necessità di una disciplina ad hoc vista la sua poliedricità -sottolinea la 6 volte campionessa olimpica- e qui vendiamo al decreto 36 n.2021 che ha dato attuazione alla legge delega del 2019 e rappresenta un meritorio tentativo di superare il vecchio luogo comune per cui chi lavora nello sport è professionista, chi gioca è dilettante. Ora siamo al lavoro per apportare correttivi al decreto 36 e l’obiettivo è dare risposte alle diverse aree dello sport, che non possono essere soddisfatte con una soluzione unica per tutti”.

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