Roma, 02 feb. – “Serve uno scatto culturale, che ci faccia guardare direttamente alla circolarità in un’ottica libera da dubbi e incertezze che ne minano la crescita. Il nuovo Circularity Gap Report 2023 sottolinea, addirittura, un passo indietro in termini di riciclo dei materiali prodotti a livello mondiale, segnando un calo dal 9 al 7% negli ultimi anni. Una tendenza allarmante che possiamo e dobbiamo invertire. Lo dimostra l’esperienza del Conou che – con il supporto di tutta la filiera – ha saputo chiudere perfettamente il ciclo di vita degli oli lubrificanti usati, garantendo al rifiuto una raccolta e una rigenerazione pressoché totali, a vantaggio di ambiente ed economia”. Così il Presidente Conou Riccardo Piunti in occasione di “Path to a just transition: innovation and international cooperation. Insieme per una transizione energetica ordinata”, V Forum della Sostenibilità, il think tank internazionale a cura di Fortune Italia, che intende stimolare il dibattito sui più attuali temi dell’ambiente e dell’economia tra istituzioni, imprese e associazioni alla luce del percorso di transizione ecologica mondiale.
“La battaglia del clima si può ancora vincere, ma dobbiamo concentrarci su ciò che conta, ovvero sostenere i benefici dell’economia circolare promuovendo buone pratiche capaci di integrare innovazione tecnologica, attenzione spasmodica alla qualità nei suoi vari aspetti e approccio etico allo sviluppo”, aggiunge Piunti. Nell’edizione 2023 del Forum della Sostenibilità, in programma il 2 e 3 febbraio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, all’interno di un dibattito che interessa tanti temi – dalla mobilità all’agricoltura, dalla salute alla finanza fino al mondo dell’informazione e dei media – il Conou ha voluto portare la testimonianza di un’esperienza di filiera ormai storica, che garantisce all’Italia da quasi quarant’anni la corretta raccolta e gestione di un rifiuto pericoloso come l’olio minerale usato, trasformandolo in una preziosa risorsa: dal 1984 ad oggi sono stati raccolti 6,5 milioni di tonnellate di olio usato, di cui 5,7 milioni sono quelli che sono stati avviati a rigenerazione, consentendo così la produzione di 3,3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e un risparmio sulle importazioni di petrolio di oltre 3 miliardi di euro.