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Saint-Gobain, Terrasini: “Nuovo impianto fotovoltaico è importante step verso decarbonizzazione”
Roma, 19 ott. -“L’impianto fotovoltaico inaugurato oggi rappresenta uno step nel processo di decarbonizzazione dei siti in Italia e nel gruppo. Abbiamo l’obiettivo di emettere zero emissioni nel 2050 e questo impianto ci permetterà di consumare tutta l’energia prodotta, che sarà consumata nello stabilimento di Saint Gobain, a Vidalengo di Caravaggio”. Con queste dichiarazioni, Gaetano Terrasini, amministratore delegato Saint-Gobain Italia, è intervenuto a margine dell’inaugurazione del nuovo parco fotovoltaico dello stabilimento di Saint-Gobain, che nella frazione della città del Merisi produce isolanti per l’edilizia e in particolare lana di vetro, per rendere ancora più sostenibile una delle aziende più importanti di Caravaggio, da decenni pezzo importante del tessuto sociale ed economico di Vidalengo.
“Questo progetto fa parte del processo di riduzione dell’impatto ambientale di questa produzione, dove, oltre alla CO2, ci siamo preoccupati di ridurre il consumo di risorse: infatti, negli ultimi anni abbiamo ridotto l’80% del consumo dell’acqua per il raffreddamento. Già da molti anni nello stabilimento la lana di vetro viene prodotta con più del 70% di materia riciclata e questo fa sì che lo stabilimento diventi un fiore all’occhiello nella sostenibilità per la produzione di materiali da costruzione – spiega Terrasini – Per dare un esempio concreto di investimento, che fa parte di questo percorso di riduzione di impatto ambientale per diventare esemplare nella sostenibilità, è un progetto di elettrificazione del processo di polimerizzazione, che stiamo portando avanti, che ridurrà ulteriormente le emissioni di CO2”.
“La lana di vetro è una fibra minerale utilizzata per l’isolamento termico e acustico degli edifici. È uno dei prodotti basici per costruire degli edifici in modo sostenibile in quanto riduce l’impatto e il consumo di energia durante il periodo di utilizzo del prodotto, ma è anche uno dei prodotti più sicuri perché fa parte della classe di reazione al fuoco A1 A2, che rappresentano le migliori classi di comportamenti a fuoco per i materiali da costruzione. Tanto è vero che ieri, all’inaugurazione della prima pietra per la ricostruzione di Torre Antonini, erano presenti architetti, ingegneri, il governatore Fontana e il sindaco di Milano e si è ribadita l’importanza di costruire con materiali sicuri, non solo isolanti. E’ stato dimostrato, infatti, che la lana di vetro installata nella Torre Antonini ha permesso di proteggere la struttura durante l’emergenza e ha evitato ulteriori tragedie, anche umane”, conclude.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA