Russia: Ft, da inizio guerra banche cinesi hanno moltiplicato esposizione verso Mosca

Di Redazione / 04 Settembre 2023

Roma, 4 set. Con l’entrata in vigore delle sanzioni occidentali contro la Russia, le banche cinesi hanno erogato miliardi di dollari a quelle russe nel primo anno dall’invasione dell’Ucraina. Lo si legge in un articolo del ‘Financial Times’, che si è affidato all’analisi di dati ufficiali stilata dalla Kyiv School of Economics. In base all’analisi, l’esposizione della Cina al settore bancario russo è quadruplicata nei 14 mesi terminati a marzo 2023.

Secondo i dati, la Industrial and commercial bank of China (Icbc), la Bank of China, la China construction Bank e la Agricultural bank of China hanno aumentato la loro esposizione verso la Russia da 2,2 miliardi di dollari a 9,7 miliardi di dollari. La Icbc e la Bank of Cina coprono complessivamente 8,8 miliardi di dollari di asset. Prima dell’invasione, oltre il 60% dei pagamenti per le esportazioni russe venivano fatti usando quelle che le autorità di Mosca ora definiscono “valute tossiche”, ossia il dollaro e l’euro, mentre lo yuan copriva meno dell’1%. Da allora, secondo i dati della banca centrale russa, la quota di euro e dollari è scesa a meno della metà dei pagamenti delle esportazioni, mentre il renminbi è salito al 16%. Secondo il quotidiano britannico, queste iniziative da parte delle quattro maggiori banche cinesi – che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni – “rientrano nelle iniziative di Pechino per promuovere lo yuan come valuta globale alternativa al dollaro”.

Dallo scoppio della guerra, anche l’austriaca Raiffeisen Bank – la banca straniera con la maggiore esposizione verso la Russia – ha aumentato le sue attività nel paese di oltre il 40%, da 20,5 miliardi di dollari a 29,2 miliardi di dollari. Nel frattempo, ricorda il quotidiano, Raiffeisen ha comunicato di essere alla ricerca di modalità per ritirarsi dal paese e da marzo ha ridotto la sua esposizione a 25,5 miliardi di dollari.

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