Reggio Emilia, 26 dic. Finisce in carcere dopo la condanna definitiva a 6 anni l’uomo condannato a Reggio Emilia per le violenze alla moglie davanti al figlio minore che in piena notte aveva chiamato il 112. I militari di Novellara hanno eseguito l’ordine di carcerazione giunto a seguito della condanna dell’uomo passata in giudicato. Pugni, schiaffi e calci in piena notte per evitare che dormisse. Un escalation di gratuite violenze che da diversi anni una casalinga 35enne subiva nel silenzio dettato dalla paura a cui aveva posto fine suo figlio: un bambino di 12 anni che nell’ultimo grave episodio di violenza non aveva esitato a chiamare il 112 dei carabinieri chiedendo aiuto per la mamma che era stata picchiata dal padre. I fatti risalenti alla fine dell’agosto del 2019 avevano visto i carabinieri di Novellara intervenire, su richiesta del piccolo testimone, nell’abitazione di una famiglia abitante nella bassa reggiana e portare alla luce un’inquietante ed aberrante vicenda di violenza domestica che andava avanti da diversi anni a cui i carabinieri di Novellara, grazie al coraggio dell’allora dodicenne, avevano posto fine arrestando il padre.
La Procura reggiana infatti, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri di Novellara, aveva richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia, un provvedimento restrittivo di natura cautelare che era stato eseguito dai carabinieri di Novellara che avevano arrestato l’uomo. Quindi l’iter processuale con il Tribunale di Reggio Emilia che riconoscendo colpevole l’odierno 42enne per i reati di maltrattamenti i famiglia, lesioni personali e violenza sessuale lo condannava a 6 anni di reclusione applicandogli la misure di sicurezza dell’espulsione dal territorio nazionale. La condanna confermata in appello e divenuta esecutiva lo scorso mese di novembre, ha visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana emettere l’ordine di carcerazione, trasmesso per l’esecuzione ai carabinieri di Novellara che ricevuto il provvedimento vi davano esecuzione arrestando l’uomo.