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Quirinale: analisti, ‘Draghi resti centrale, se presidente scarso impatto su spread’ (3)
Longo di Ig avverte però che questo passaggio politico “si inserisce in un contesto di mercato molto nervoso”, con gli operatori di mercato che stanno facendo pressioni sulle banche centrali per essere intervenute in ritardo sul rialzo dell’inflazione, che sarà più duratura di quanto ci si aspettasse. Lo spread Btp-Bund con un passaggio di Draghi al Quirinale “potrebbe salire fino a 180 punti dagli attuali 140. Ma gli interventi delle banche centrali potrebbero calmare eventuali tensioni. Quindi stimo in 20-30 punti base l’aumento dello spread nel caso di una sua elezione alla presidenza della Repubblica”.
Cribari di Buestar ricorda che lo spread “è già salito nelle ultime settimane e, se i livelli dell’inflazione costringeranno la Bce a essere meno accomodante e a comprare meno debito pubblico italiano, il differenziale potrebbe tornare ad allargarsi, anche di molto”. Visti i livelli del debito e del deficit pubblici, “che hanno poco da invidiare alla Grecia dei tempi peggiori, l’unico modo per uscirne è la crescita, che può essere garantita solo da un governo credibile e di qualità”.
In ogni caso, conclude Mrowetz di Alisei Sim, “la vera confusione si creerebbe solamente se Draghi decidesse di fare un passo indietro e di non proseguire a causa della mancanza delle condizioni politiche. In quel caso assisterebbe a un’impennata dello spread e a una caduta delle azioni italiane”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA