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Primavera in musica, da Goggi a Jovanotti i brani che celebrano la stagione dell’amore

Di Redazione |

Roma, 21 mar. È ufficialmente arrivata la primavera, stagione protagonista di tante canzoni italiane e internazionali. La stagione dei fiori e del risveglio dei sensi per eccellenza è stata da sempre musa ispiratrice di artisti, poeti e scrittori, ‘ritratta’ nell’arte e celebrata in versi o in note. Non solo messa in musica dai grandi della classica – Vivaldi, Mozart, Kraus, Beethoven – la primavera è stata ‘cantata’ anche da tanti artisti contemporanei. A partire dalla nostra Loretta Goggi con ‘Maledetta Primavera’, uno dei brani che ha segnato la musica italiana degli Anni 80, diventando un vero e proprio inno della stagione, che fa venire voglia di cantarlo a squarciagola, ma che ha sottotraccia un tocco di malinconia e nostalgia. Goggi dà voce a un amore, che sboccia proprio con l’arrivo della primavera, che si rivela poi solo un’attrazione passeggera (ma solo per lui). “Che resta di un sogno erotico se Al risveglio è diventato un poeta? / Se a mani vuote di te / Non so più fare / Come se non fosse amore / Se per errore / Chiudo gli occhi e penso a te / Se per innamorarmi ancora / Tornerai, maledetta primavera”, recita il brano.

Qualche anno più tardi, nel 1997, un altro brano celebra la bella stagione sin dal titolo: ‘Primavera’ di Marina Rei. Cover del pezzo dei Real Thing, dal titolo ‘You to Me Are Everything’, il brano vuole essere un inno alla vitalità e alla libertà: “Un’uscita con l’amica Isa D / Lettere nascoste di segreti / E gli appuntamenti alle quattro sotto al bar / Con il motorino fino al centro giù in città / Oh, respiriamo l’aria e viviamo aspettando primavera / Siamo come fiori prima di vedere il sole a primavera”.

E ancora: Pino Daniele in ‘Questa primavera’ (uscito nel 1993) racconta di un amore passato che non è mai stato dimenticato: “pecchè sta primmavera / a te me fa’ penzà / chissà addò staje stasera / si m’aje scurdato già”. Versi struggenti sono anche quelli dei Dik Dik, che nel 1975 hanno pubblicato ‘Il primo giorno di primavera’: Salgo sopra un autobus / Mentre guardo la gente / Mi domando perché / Mi sembrano tante nuvole / Che nascondono te / È il primo giorno di primavera / Ma per me (la, la, la, la) è solo il giorno (la, la, la, la) /Che ho perso te”.

Malinconia e speranza si fondono nel brano del 1989 ‘Primavera’ di Luca Carboni: È primavera / E mi prende un bisogno di leggerezza / E di pesanti passioni e un sentimento / Indefinibile al tramonto / Dalla finestra guardo il mondo / E mi viene voglia di tuffarmi lì dentro / E mi vien voglia di non lasciarlo mai. Del 2008 invece ‘Primavera in anticipo (It Is My Song)’, brano che vede Laura Pausini in duetto con James Blunt. “Ah-ah-ah, lo so / Questa primavera in anticipo / Ah-ah-ah, l’esempio che / Dimostra quanto effetto hai su me”. Versi che raccontano, come l’album che lo contiene, una rinascita personale della cantante di Solarolo.

‘La primavera’ è anche quella di Jovanotti, per l’artista un omaggio velato a Franco Battiato, morto pochi mesi prima dell’uscita della canzone nel 2021. “Un fiore per lui”, aveva dichiarato Lorenzo Cherubini. Jova però non fa riferimento alla stagione, ma è un inno alla felicità: “Amo gli inizi e ognuno ha i propri vizi / La primavera arriverà / Amo gli inizi e ognuno ha i propri vizi / La primavera / La primavera / Se potessi fare quello che fa aprile con i giorni freddi / Ti farei volare come un aeroplano sopra i continenti / Aprirei i polmoni a tutte le emozioni che mi fai provare / Siamo due canzoni dentro un DJ set sovrannaturale. (di Lucrezia Leombruni)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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