Milano, 12 lug. – “Il 2021 è stato un anno di sostanziale ripresa del mercato dell’olio e delle 186.000 tonnellate di di olio usato raccolto, pari alla quantità necessaria a riempire uno stadio olimpico, siamo riusciti a rigenerarne il 98%. Stiamo dunque parlando di un modello vicino al 100% di circolarità, un risultato che siamo in grado di raggiungere già da qualche anno”. Lo ha detto Riccardo Piunti, presidente del Conou, il Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, che da oltre 40 anni si occupa di rigenerare gli oli usati, in occasione della presentazione del Rapporto di Sostenibilità del 2021 avvenuta nell’ambito dell’incontro ‘Eccellenza italiana dell’economia circolare’, organizzato presso la Sala Buzzati del Corriere della Sera a Milano.
“Credo si tratti di un risultato importante – ha aggiunto Piunti – dal momento che grazie alla rigenerazione di questi oli, che altrimenti sarebbero rimasti rifiuti, siamo riusciti a determinare un risparmio di oltre 80 milioni di euro in termini economici e abbiamo assicurato ingenti benefici ambientali, sia dal punto di vista dell’inquinamento che dell’estrazione di nuove materie prime. Benché sia importante lavorare allo sviluppo e all’implementazione di nuove fonti energetiche, diverse da quelle fossili, ritengo che l’economia circolare rappresenti la chiave di volta per il raggiungimento di una reale sostenibilità ambientale”.
“Nel mondo si prelevano ogni anno 100 miliardi di tonnellate di materiali dal pianeta, di queste solo 8 miliardi di tonnellate vengono ricircolate e ben 46 vengono disperse. Questo ritmo è insostenibile per il nostro pianeta, dunque se vogliamo prendercene cura e salvarlo dal cambiamento climatico dobbiamo impegnarci tutti per raggiungere il massimo livello di circolarità in ogni ambito – ha concluso il Presidente del Conou – L’esperienza del Consorzio è importante perché dimostra che l’economia circolare quasi totale, siamo al 98%, si può fare e funziona. Non solo è possibile, è anche vantaggioso in termini economici oltre che ambientali. Inoltre, la circolarità genera nuovi posti di lavoro: con le 60 imprese che lavorano nella galassia del Consorzio contiamo oltre 1200 persone impiegate nella filiera di rigenerazione degli oli minerali usati”.