Roma, 23 nov. (Labitalia) – Il sostanzioso intervento normativo di revisione sul sistema pensionistico italiano del 2022 inizia a prendere forma ma senza avere le pretese di una vera e propria riforma. Per mettere in fila le novità e le domande più frequenti sulle prospettive di trasformazione intercettate dal disegno di legge all’esame del Parlamento, Fondazione studi consulenti del lavoro ha elaborato l’approfondimento di oggi 23 novembre dal titolo ‘Pensioni, tra proposte di riforma e nuova platea di lavori usuranti’.
Al suo interno si ricostruisce la situazione attuale in materia di lavori gravosi e di quelli validi per l’anticipo pensionistico, per poi sintetizzare la funzionalità degli accessi ordinari alla pensione – di vecchiaia o anticipata ordinaria – degli altri anticipi pensionistici e di Opzione donna. Quota 100 e Quota 102 hanno naturalmente uno spazio dedicato, assieme ai requisiti necessari per utilizzare l’Ape sociale come ponte verso la pensione di vecchiaia.
Nella seconda parte del documento, invece, si amplia lo sguardo verso i meccanismi attraverso cui la revisione normativa potrebbe aiutare il ricambio generazionale, o permettere il riscatto gratuito della laurea o, ancora, intervenire in sostituzione della Quota 100.