Roma, 16 set. (Labitalia) – “Per il nostro XVIII congresso nazionale abbiamo scelto lo slogan ‘Valorizzare il lavoro, riqualificare il futuro’ perché vogliamo che la discussione ruoti appunto intorno alla convinzione che il lavoro è il vero motore di rimozione delle diseguaglianze e attraverso la sua valorizzazione possiamo, anzi dobbiamo, riqualificare il futuro. In queste parole sono contenuti tutti i temi a noi più cari e le battaglie che da anni portiamo avanti legate appunto alla qualità del lavoro, alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, alla sostenibilità e allo sviluppo di un’industria delle costruzioni, all’urgenza di ripensare il modello socio-economico rimettendo al centro la persona e i diritti”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Vito Panzarella, segretario generale della FenealUil, presenta il congresso nazionale del sindacato che si terrà il 19, 20 e 21 settembre in Calabria, presso il centro congressi Tui Magic Life Calabria, a Pizzo Calabro in provincia di Vibo Valentia.
“Per quanto riguarda il futuro della nostra organizzazione, la Feneal, come la Uil, si riconosce -spiega Panzarella- in una visione di sindacato post‐ideologica, capace di coniugare valori quali riformismo, laicità, pluralismo, democrazia e libertà, con le nuove dinamiche del mondo del lavoro. Questo ha permesso a tanti lavoratori di identificarsi nella nostra Organizzazione”.
“Siamo un sindacato che diffida del nazionalismo esasperato, ma fortemente orgoglioso della nostra italianità e convintamente europeista. Un sindacato convinto che solo dalla sintesi tra le diversità può nascere una società migliore. L’impegno profuso negli ultimi anni per raggiungere un sempre maggior numero di lavoratori ha prodotto risultati molto soddisfacenti facendo crescere la rappresentatività in maniera costante dal 2014. Per il futuro a fare la differenza sarà sempre più la prossimità e la qualità della nostra presenza nel territorio, centro e motore trainante della nostra azione. Pertanto è nostra intenzione coinvolgere e valorizzare ulteriormente il ruolo di Rsu, rsa, rls, rlst e degli attivisti che ogni giorno sono in contatto diretto con lavoratori e iscritti”, conclude il leader degli edili della Uil.
Il congresso, che richiamerà oltre 500 addetti ai lavori, sarà trasmesso in diretta streaming dalla pagina Facebook della Feneal e sulla piattaforma UIL terzomillennio.uil.it. I lavori avranno inizio alle 14.30 del 19 settembre con la relazione del segretario generale Vito Panzarella a cui seguiranno gli interventi da remoto e in presenza degli ospiti istituzionali locali e nazionali, rappresentanti sindacali e del mondo imprenditoriale di settore.
Tra questi: Andrea Orlando, ministro del Lavoro, Bruno Giordano, direttore generale Ispettorato Nazionale del Lavoro; Giusi Princi vice presidente regionale Calabria; Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea cgil nazionale; Federica Brancaccio, presidente Ance Nazionale; Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil; Santo Biondo segretario generale Uil Calabria; Vasyl Andreyev, president Profbud (construction and building materials workers union of ukraine); Tom Deleu general secretary Efbww (european federation of building and woodworkers); Ambet Yuson, general secretary BWI (building and wood workers’ international); Luca Visentini, segretario generale Confederazione europea dei sindacati; Antonio Falbo, presidente Confapi Aniem Calabria.
E nel corso del congresso tanti i temi che verranno toccati. “Il settore delle costruzioni vive oggi un momento straordinario di crescita dopo anni di crisi ma non mancano le criticità che si aggiungono alle vecchie storture che da sempre lo caratterizzano. Ancora prima del conflitto l’aumento dei cantieri, dovuto in particolare ai bonus edilizi, ha evidenziato la carenza di manodopera, in particolare di quella qualificata e specializzata, rivelando le inefficienze della macchina burocratica con la quale ogni giorno le imprese devono confrontarsi. A ciò si è aggiunta ben presto la piaga del caro materiali e del caro energia che ancora non trovano soluzioni adeguate”, sottolinea Panzarella.
Per Panzarella, “la sfida più importante resta però l’esigenza e l’opportunità di trasformare il settore in una vera e propria industria delle costruzioni che guidi il Paese verso una vera rinascita sostenibile. Il settore dovrà essere protagonista assoluto rispetto agli obiettivi di sostenibilità, rigenerazione, messa in sicurezza delle infrastrutture, cura dell’ambiente e del territorio perché l’unico modello di sviluppo vincente può essere solo un modello attento ai valori ambientali e sociali e ciò si può fare investendo nella regolarità e nella qualità del lavoro, nella legalità, nella salute e sicurezza, nella prevenzione e nella formazione professionale, ma anche attraverso una maggiore specializzazione e strutturazione del tessuto aziendale, in modo da poter concorrere alla pari con i competitors europei e internazionali”, sottolinea.
Secondo il sindacalista, “occorre capitalizzare al massimo le opportunità legate al Pnrr e intercettare i giovani i quali non sono più attratti dal nostro mestiere che invece può offrire immense possibilità se svolto con formazione adeguata e in sicurezza e regolarità come prevede il Contratto nazionale”.
E sul superbonus la posizione del sindacato è chiara. “L’emendamento al decreto legge Aiuti bis in tema di cessione crediti -sottolinea Panzarella- è sicuramente un buon risultato che scongiura, almeno per il momento, il fallimento di circa 40mila aziende. Noi continuiamo a credere che il Superbonus sia uno strumento da valorizzare e non da demonizzare, in grado di migliorare la qualità dei nostri edifici e la vivibilità delle nostre città. Ma come ribadito più volte va data continuità e strutturalità a tutti gli incentivi individuando soluzioni migliorative che ne impediscano il malfunzionamento e dando certezza alle imprese, agli operatori economici, ai lavoratori e ai cittadini”, aggiunge.
“Tra le nostre proposte -spiega il leader della FenealUil- vi è la necessità di un riordino, consentendo l’accesso alle sole aziende qualificate, un allungamento del superbonus 110% almeno fino al 2026 al fine di garantire alcuni obiettivi minimi e allentare la pressione sui prezzi, e l’attuazione di un dècalage del massimale detraibile legato a criteri soggettivi del contribuente”, rimarca.
Ma sono anche altri gli allarmi che preoccupano il sindacato. “Da mesi oramai unanimemente abbiamo lanciato l’allarme -spiega Panzarella- relativo all’aumento dei costi delle materie prime che ha messo in ginocchio molti cantieri nel nostro paese e la situazione è ovviamente peggiorata con l’aumento dei costi energetici che mette in serio rischio le opere del Pnrr. Se non si interviene subito assisteremo al blocco generalizzato dei cantieri, tanto delle opere private che soprattutto delle opere pubbliche. Entro il 2026 andranno realizzati tutti gli investimenti previsti dal piano di ripresa e resilienza (Pnrr) che potrebbero portare nei prossimi cinque anni l’occupazione a crescere fra 1,3 e 1,7 milioni di unità”, aggiunge ancora.
“Non possiamo permetterci di fallire e sprecare l’ultima grande occasione di far tornare l’Italia su un percorso di crescita stabile, in una dimensione economica e civile più giusta ed inclusiva. Ma occorre spendere presto e bene le risorse, riducendo ed efficientando le stazioni appaltanti e dotando le PA di tecnici in grado di attuare e monitorare il piano”, conclude.
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