Notizie Locali


SEZIONI
Catania 8°

Adnkronos

ONCOnnection: L’oncologia del futuro

Di Redazione |

“E’ il momento di nuove sfide, indispensabile delocalizzare alcuni trattamenti”

“La moderna oncologia deve saper leggere i cambiamenti epidemiologici e le nuove acquisizioni scientifiche. Le reti oncologiche hanno infatti davanti a sé alcune sfide importanti; 3.600.00 casi prevalenti oncologici con bisogni sanitari che vanno dall’alta intensità assistenziale (Car-T) a problematiche prevalentemente di tipo sociale, non possono fare riferimento alle sole oncologie ospedaliere. Dobbiamo mettere a disposizione del paziente oncologico nuovi setting assistenziali quali: letti di cure intermedie, le Case della salute, il domicilio assistito in grado di rispondere ai loro bisogni. Non si tratta solo di spostare nel territorio attività quali riabilitazione, psiconcologia o supporto nutrizionale, ma incominciare ad attrezzarsi per la delocalizzazione di alcuni trattamenti. L’altra sfida è quella che viene dalle nuove frontiere dell’oncologia internazionale. Dobbiamo essere pronti a dotare ogni rete oncologica almeno di un Tumor Molecular Board e a definire con precisione i criteri di elezione per i pazienti e i laboratori dedicati a queste attività. Introdurre criteri di appropriatezza e chiamare l’industria del farmaco ad una maggiore corresponsabilizzazione dei costi, azioni ineludibili per uscire in maniera appropriata dalla pressione mediatica e commerciale su queste tematiche”, ha spiegato Gianni Amunni, Direttore Generale ISPRO, Regione Toscana – Associazione Periplo

“Uno degli obiettivi strategici della nuova politica sanitaria della Regione Europea dell’OMS Salute 2020 e, in ambito oncologico, del Piano Europeo di Lotta contro il Cancro, del futuro Piano Oncologico Nazionale e della Rete Oncologica Pediatrica Piemonte e VdA 2021-2023 è quello di definire politiche più attente alla salute in tutti i settori, diminuire il costo dell’assistenza sanitaria, avere una migliore comunicazione tra i professionisti della salute e i pazienti e una maggiore aderenza alle terapie, portando miglioramenti in termini di aspettativa di vita, controllo sulla propria malattia, inclusione sociale e qualità della vita in generale. La Rete Pediatrica intende potenziare l’utilizzo di alcuni strumenti imprescindibili: PDTA e GRUPPI DI STUDIO promuovendo la multidisciplinarietà con specializzazione in ambito pediatrico; ONCOLOGIA DI PROSSIMITA’ E ONCOLOGIA OSPEDALIERA CON PROIEZIONE TERRITORIALE mantenendo un percorso clinico di tipo hub e spoke con specificità pediatrica; MEDICINA DIGITALE PER LA CURA E IL PATIENT ENGAGEMENT promuovendo la telemedicina, il teleconsulto e l’empowerment e POTENZIAMENTO DEI CONTATTI CON AZIENDE ED ENTI per favorire il reinserimento sociale-scolastico e lavorativo degli ex pazienti”, ha detto Franca Fagioli, Direttore SC Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – Direttore Rete Oncologica Pediatrica Piemonte e della Valle d’Aosta

“Viviamo nell’era dell’accelerazione. Tecnologia e profondi rapidi cambiamenti nella società presentano nuovi bisogni e nuove opportunità, anche di cura. In sistemi ospedalieri che necessariamente devono parallelamente ricercare l’innovazione e l’eccellenza e mantenere pari livelli di cura su tutto il territorio, nell’approccio gestionale Hub & Spoke, si è trovata nelle reti ospedaliere una possibile soluzione che coniughi le due esigenze. Il caso oncologico è forse il più paradigmatico sia per rilevanza delle patologie sia per le innovazioni che questo campo di cura ha recentemente visto. Un aspetto fondamentale perché le reti possano efficacemente rispondere alle esigenze dei territori è quello della necessità di inserire gli elementi di innovazione all’interno dell’organizzazione stessa della rete, vedendoli come elementi strategici. Questo comporta non solo alcune attenzioni organizzative, ma un orientamento complessivo delle reti stesse. Utilizzando un linguaggio proprio del management, si direbbe che l’innovazione debba essere strategica per le reti e inserita pertanto nei loro modelli di business”, ha dichiarato Stefano Campostrini, Professore Ordinario Università Cà Foscari Venezia – Coordinatore del Research Institute for Social Innovation.

Motore Sanità si propone di contribuire al progresso della ricerca scientifica e delle conoscenze scientifiche sia in Italia che all’estero nel campo sanitario e sociale attraverso:

1. informazione, formazione e sensibilizzazione

2. organizzazione di convegni, congressi, workshop e seminari

3. attività di aggiornamento, educazione e pubblicazioni

Ufficio stampa Motore Sanità

Liliana Carbone – Cell. 347 2642114

Marco Biondi – Cell. 327 8920962COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: