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Nuoto: Assoluti primaverili, a Riccione si comincia con il fondo

Di Redazione |

Riccione, 7 apr. – Otto giorni di gare entusiasmanti con vista su Mondiali ed Europei. Al via con i 5000 metri di fondo i campionati assoluti primaverili Unipolsai nella piscina comunale di Riccione. Fondo in gara il 7 e 8 aprile, mentre dal 9 al 13 aprile gli Assoluti in vasca lunga di nuoto. Il 14 aprile si chiude con lo scudetto del nuoto, il Campionato nazionale a squadre – Coppa Caduti di Brema in vasca corta. Tutti i big in cerca del tempo per i Mondiali di Budapest, ma anche per la qualifica alle Universiadi di Chengdu (Cina), ai Giochi del Mediterraneo di Orano (Algeria) e agli Europei di Roma (solo i vincitori delle gare individuali). Sabato 9 e Domenica 10 aprile batterie alle 10 mentre le finali alle 16.30. Da Lunedì 11 a mercoledì 13 aprile batterie sempre alle 10 mentre finali alle 17. Diretta su Rai Sport HD con telecronaca di Tommaso Mecarozzi, commento di Luca Sacchi e interviste di Elisabetta Caporale.

In gara 685 atleti, tra cui 14 della rappresentativa ucraina che è stata accolta in Italia per allenarsi. Nonostante tre atleti in meno dello scorso anno ci saranno 1583 presenze gara (una in più) con 361 maschi e 327 femmine che svilupperanno 89 staffette. Sono 166 le società iscritte, con quelle qualificate che si giocheranno il titolo il 14 aprile il giorno della Coppa Brema che, in vasca corta, assegnerà lo scudetto del nuoto 2022.

Il Direttore Tecnico della Nazionale Cesare Butini, in ripresa dalla convalescenza per l’incidente dello scorso febbraio, analizza il momento “storico” del nuoto azzurro: “Ci troviamo di fronte a una densità di eventi mai vista prima, con l’inserimento dei Campionati del mondo che ci costringe ad assemblare tre squadre nazionali completamente diverse. Una per Mondiali ed Europei, con sole otto settimane per ritrovare la forma tra un evento e l’altro. Nelle nostre previsioni iniziali per la qualificazione ai Mondiali era prevista una formula simil trials a quattro settimane dall’evento, ci troviamo invece costretti a operare con modalità differenti”.

“Sono situazioni che dal punto di vista metodologico pongono sfide impegnative -sottolinea il dt azzurro-. Saranno poi costituite una seconda squadra per i Giochi del Mediterraneo e una terza per le Universiadi. Una situazione certamente impegnativa dal punto di vista organizzativo ma che ci consentirà di dare spazio e opportunità di competere a livello internazionale a circa centoventi atleti: 34-35 ai Mondiali, 40-45 ai Giochi del Mediterraneo e 30-35 alle Universiadi. Tutto ciò comporta grande impegno e fatica in una situazione resa ulteriormente complessa dal protrarsi delle misure per la prevenzione del Covid; difficoltà che peraltro condividiamo con le altre nazioni e dovremo quindi cercare di mantenerci comunque ai vertici internazionali”,

“Saranno i primi campionati senza Federica Pellegrini. Ho avuto la fortuna e il privilegio di vederla in acqua per vent’anni, e certamente l’idea di affrontare una grande competizione senza un’atleta che ha rappresentato un punto di riferimento per almeno due generazioni di nuotatori è destabilizzante. Ma la forza del nostro movimento è che negli ultimi due decenni ha sempre saputo rinnovarsi e schierare elementi di qualità, pensiamo solo ai recenti Campionati mondiali in vasca corta. Trovare un’altra atleta di questa caratura è semplicemente impensabile e colmare il vuoto che lascia nel settore femminile non sarà facile. Ci sono dei segnali positivi che dobbiamo cogliere, dobbiamo supportare e affiancare le atlete nella loro crescita”, conclude Butini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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