Le risorse per rilanciare gli investimenti in Italia non hanno “precedenti nella storia recente e potranno dare luogo ad una crescita sostenibile ed elevata così da porre termine alla lunga fase di sostanziale stagnazione dell’economia”. Cosi la Nadef, avvertendo tuttavia che i “prossimi mesi saranno complessi” per i rischi geopolitici ed il probabile permanere dei prezzi dell’energia a livelli elevati.
Restano da spendere circa 170 mld del Pnrr, una cifra “imponenti” che, se pienamente “utilizzate daranno contributo significativo alla crescita a partire dal 2023”. E’ quanto si legge nella Nadef, spiegando che circa 21 mld saranno spesi entro fine anno, del piano complessivo di 191 mld.